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Lunedì, 29 Aprile 2024
Calcio Pian di Massiano

Calcio serie C, Giugliarelli spiega il mercato del Perugia

Il dirigente, che ha avuto il compito piuttosto gravoso di ricostruire la squadra biancorossa, ha illustrato in maniera esaustiva la campagna acquisti condotta in un momento storico particolare

Il delicato e per certi versi ingrato compito di ricostruire il Perugia post retrocessione è spettato a lui, che per la prima volta, dopo una vita passata nei settori giovanili, ha ricoperto questo delicato ruolo. E così per Jacopo Giugliarelli è arrivato il momento di spiegare il perchè di certe operazioni, che almeno a giudicare da quanto si è visto in campo, sul piano delle prestazioni, hanno ridato linfa a questa squadra. La strada è ancora lunga ovviamente, ma le premesse sembrano davvero essere quelle buone. Rispetto allo scorso travagliatissimo anno si nota una maggiore risposta di gioco e carattere, qualità che hanno consentito ai biancorossi di giocarsela con tutti. E non è poco, vista l'estate particolare trascorsa da tutto l'ambiente.

Le regole del gioco

Una premessa è assolutamente doverosa: "Il nostro mercato ha subito due o tre momenti differenti dovuti alla categoria di appartenenza. Una volta riscontrata la certezza della serie C abbiamo dovuto adeguarci. La rosa in questo caso ha un limite di 24 giocatori. Poi anche il cambio di sistema di gioco ha avuto la sua influenza".

L'ultimo arrivato

Non sarà stato il giocatore che tutti sognavano, ma di certo è funzionale al gioco di Baldini e questa è una cosa di primaria importanza: "Siamo assolutamente soddisfatti di aver preso Federico Vasquez perché risponde completamente alle caratteristiche che volevamo. La storia del mister dice che vanno in gol 7-8 giocatori l'anno. Diventa determinante anche il modo di calciare in porta". Sulle doti nel suo complesso: "Il tecnico ama un attaccante che collabora con la squadra, anche in fase di non possesso e abile ad uscire dal fronte d'attacco. Non è nella storia di Baldini avere giocatori diversi. Se per completezza di rosa avrei voluto un giocatore di struttura posso dire che era anche questione anche di opportunità, che non ci sono state".

Giudizio finale

"Per chi lavora nel Perugia l'ambizione è quella di ottenere il proprio massimo. Non mi piace fissare un obiettivo. Se andiamo ad analizzare la rosa, se avessimo iniziato questa rosa con zero giocatori e ne avessi avuto alcuni di quelli che sono rimasti chiunque sarebbe stato soddisfatto". Ma Giugliarelli è contento al 100%? "No. Chi lo è ha un animo da perdente".

Le difficoltà

Si è fatta non poca fatica per convincere a scendere di categoria i giocatori. La ragione? Eccola spiegata: "Dal punto di vista della cultura si dice che la C non sia appetibile rispetto agli altri. Tra la B e la C in termini di sostenibilità c'è un divario enorme. Ecco perché succede".

Ritorni eccellenti

Il rientro di Kouan, Santoro e Dell'Orco renderanno questo Perugia ancora più forte: "Kouan e Santoro sono giocatori che non sono mai stati messi sul mercato. I calciatori hanno espresso le loro volontà, tra queste hanno esplicitato di voler rimanere in B e ceduti in caso di opportunità. Ci siamo messi ad aspettare per loro rispetto. Preso atto del fatto che non c'era interesse o operazione vincente per entrambe le società lo abbiamo fatto presente loro. Dell'Orco poi rappresenta un valore importante e non serve aggiungere altro".

Possibili scommesse

Sulla rosa attuale Giugliarelli ha fatto capire di avere fiducia "in tutti ragazzi che sono qui sia giovani che meno giovani. Emanuele Torrasi ha un potenziale straordinario che ha incontrato qualche infortunio di troppo. Poi giocatori che ritengo possano continuare un percorso ad esempio Bozzolan e Seghetti, che se si conferma può farci divertire". 

Ritorni mancati

Ha destato un po' di scalpore il ritorno di Stefano Negro che sembrava certo, poi però sfumato all'ultimo istante: "Gi abbiamo proposto un contratto per tornare a Perugia e ne sarebbe stato ben felice. Deve esserci però anche la scelta di ponderare il potenziale di un giocatore e non solo sul piano tecnico. Purtroppo in questi ultimi anni ci sono stati degli infortuni che ne hanno limitato le presenze e abbiamo pensato di proporre una parte fissa e una variabile in base al numero di partite giocate. Su quest'ultima non ci siamo trovati". Il che non scalfisce le certezze sul reparto difensivo: "Non possiamo pensare che chi fa gol è un attaccante e chi non lo fa fare è un difensore. Conta l'identità e quella che si sta creando è molto importante".

Difetti

Contro il Pescara è mancato equilibrio, specie dopo lo svantaggio: "Per lo spettacolo per fortuna dico che c'è in campo l'avversario. In alcuni momenti della partita ci siamo disuniti e abbiamo concesso troppi spazi. Però va fatto un plauso allo staff tecnico che ha navigato in condizioni di mare tempestoso perché ognuno di noi ha un ruolo all'interno di una società e quello loro era sicuramente tra i più difficili. Non siamo soddisfatti perché vorremmo alzare l'asticella ma è innegabile che ciò che stiamo vivendo è un qualcosa di anomalo nel mondo del calcio. Abbiamo davvero uomini straordinari".

Le aspettative

Il dirigente ha parlato anche di questo, che nasce "dalla scelta di Baldini e del sistema di gioco. Quando vai a ripescare nel vissuto delle persone qualcosa che la gente conosce è normale che ne vai a riscuotere l'animo. Il credito però dobbiamo conquistarcelo. Basta rispettare la storia della società e conoscere l'ambiente che si vive".

Contestazione

Per la terza partita consecutiva di è registrata l'interruzione di una partita per lanci di fumogeni e petardi: "Non possiamo fare finta che la contestazione non ci sia. Umanamente mi spiace perché mi rendo conto che il risultato sportivo influenza la gestione, ma da tifoso non posso chiudere gli occhi. A Perugia sono passati giocatori che sono in nazionale, abbiamo disputato play off. Sul piano strutturale questa gestione è stato un punto importantissimo per il bene fatto in questi anni. Non mi sento di criticare i tifosi perché hanno il diritto di contestare, però mi dovrei chiedere se questo arreca un danno alla squadra nel momento in cui venga eseguito. C'è il rischio di chiusura della curva. Se questo avviene è un problema. Poi interrompo un potenziale momento positivo".

Kouan

Chiusura con la situazione dell'ivoriano, che vedrà la scadenza del contratto nel 2024 e la possibilità da febbraio di trattare con chiunque: "Abbiamo parlato già individualmente. Sapete quanto ha dato Christian a questa maglia e viceversa. Avremo un incontro con lui e qualora volesse continuare non ci sottrarremo".

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