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Calcio Pian di Massiano

Calcio, il Perugia pronto alla battaglia per la riammissione ma il Lecco è convinto di potercela fare...

Un cavillo potrebbe rimettere in gioco i lombardi, mentre la Reggina permane a forte rischio. Il club di Pian Di Massiano, se le cose non dovessero andare come si aspetta, presenterà ricorso

L'estate che si prevede si preannuncia calda e ciò che sta accadendo in questi giorni, anzi in queste ore, non fa che rafforzare questo concetto. La questione attorno a cui ruota tutto questo è unica: la definizione degli organici che comporranno la serie B 2023/24. Sotto la lente di ingrandimento le situazioni di Lecco e Reggina, da cui dipendono le eventuali riammissioni di Brescia e Perugia, società pronte a combattere fino alla fine e in tutti i modi possibili per far valere i propri diritti. 

Se questa missione non verrà portata a termine il club biancorosso è pronto alla battaglia legale e a rivolgersi ai vari gradi della giustizia sportiva (e non solo). In previsione di questo è già stato arruolato uno dei massimi esperti di diritto sportivo, l'avvocato Mattia Grassani.

Ma andiamo a vedere come se la passano le società "incriminate":

Un cavillo "riammette" il Lecco"?

Nelle ultime ore si è assistito ad una sorta di "campagna" a favore del sodalizio lombardo, che ha conquistato sul campo la promozione agli spareggi. Il nodo era la designazione dello stadio alternativo al Rigamonti Ceppi, inutilizzabile per la cadetteria. Martedì scorso i blu celesti avevano presentato tutta la documentazione necessaria per il trasferimento a Padova, sede designata per le partite casalinghe. Mancava però un particolare, la firma del Prefetto della città veneta, arrivata soltanto mercoledì mattina dato che in quel momento era fuori città. Tutte le garanzie richieste, secondo regolamento, sarebbero dovute essere fornite entro le 23:59 del 20 di giugno e pertanto dovrebbe scattare inevitabilmente l'esclusione. Attenzione però alle parole del presidente della Lega di B Mauro Balata, secondo il quale in questi casi si dovrebbe avere diritto ad una proroga. Cambiare però le regole in corsa, oltre a creare un precedente, non sarebbe corretto ed appropriato ed il Perugia si dimostrerà vigile ed inflessibile su questo aspetto.

Per la Reggina una mancanza fatale?

In riva allo Stretto la partita - scrive la Gazzetta - si giocherebbe sui 757mila euro che il club amaranto deve versare allo Stato dopo l’omologa del piano di risanamento accordato dal Tribunale fallimentare di Reggio Calabria. Secondo le regole della Federazione il termine ultimo per questo pagamento era quello del 20 giugno e questo non sarebbe stato fatto. Ecco dunque che teoricamente dovrebbe scattare l'esclusione dalla B, ma fino a venerdì prossimo di ipotesi se ne sentiranno davvero tante. La speranza naturalmente è che gli organi federali facciano rispettare nella maniera più giusta e rigida possibile le norme vigenti. 

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