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Perugia-Triestina 2-1, Caserta: "Orgoglioso del Grifo, ora testa al Ravenna"

Dopo la vittoria in rimonta il tecnico applaude la squadra: "Abbiamo tirato fuori anche il carattere, ma c'è da pensare subito alla prossima gara". E ripete: "Al primo posto ci credo"

È un Fabio Caserta orgoglioso del suo Perugia dopo la pazza rimonta con cui è stata ribaltata la Triestina al Curi in tre minuti nel finale del match valido per la 35ª giornata del girone B di Serie C. Un successo che consente al Grifo di restare a -3 dalla capolista Padova (vittoriosa di misura in casa contro il Gubbio). 

Perugia-Triestina 2-1: pazza rimonta nel finale, il Grifo non molla il Padova

"Un segno del destino? Io non credo che il destino arrivi da solo - dice il tecnico biancorosso ai microfoni di Umbria Tv -, bisogna andarselo a cercare e bisogna crederci sempre, nel calcio come nella vita. Perugia brutto? Ogni partita è diversa, perché di fronte puoi trovare un'avversaria che non ti fa fare le cose che magari hai fatto nelle gare precedenti. Oggi affronavamo una squadra forte e costruita per vincere il campionato, sono più contento di questa vittoria rispetto a quella ottenuta a Verona. Siamo andati sotto e non era facile riprenderla, ho deciso di rischiare passando alla difesa a quattro con Negro centrale ed Elia terzino, poi sono stati bravi i ragazzi a crederci fino alla fine".

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Caserta ripercorre poi la crescita del suo gruppo: "Nelle prime partite c'era da amalgamare e costruire, per metà campionato poi ognuno ha dato il 100% al di là del sistema di gioco e al di là di tutto. Nella terza fase infine, da gennaio in poi, una squadra tecnica come la nostra ha tirato fuori anche il carattere e la partita di oggi ne è la dimostrazione. A volte non siamo stati bravi a chiudere le gare, ma nell'arco del campionato può succedere. Io sono convito però che questo Grifo possa dare ancora tante soddisfazioni ai tifosi. Playoff? Lo ripeto ancora una volta: io credo al primo posto e non smetterò di farlo fino a che l'aritmetica non me lo impedirà".

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E a chi si complimenta delle 'mosse' con cui ha rianimato nella ripresa un Perugia in difficoltà, l'allenatore risponde così: "Se un allenatore fa un cambio per sbloccare la partita o per difendere un risultato è normale che cerchi caratteristiche diverse da quelle dei calciatori che cambia, ma a fare la differenza sonoj sempre i calciatori e io ho la fortuna di avere dei ragazzi che danno sempre il massimo. Ora però dobbiamo mettere da parte questa gara, che ci ha fatto prima disperare e poi gioire, e pensare alla prossima trasferta di Ravenna (ultimo della classe, ndr) che sarà difficile. Contro la Triestina è facile trovare le motivazioni, in partite diverse bisogna essere bravi ad andarsele e da domani ci metteremo al lavoro".

E per il rusch finale di campionato Caserta svela di avere una sorta di 'arma segreta': "Voglio dedicare questa vittoria a mia madre, che ora sta a Perugia. Da quando è arrivata abbiamo sempre vinto - rivela Caserta - e anche se le mie sorelle già la reclamano, io me la tengo ancora un po' qui con me".

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