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Arezzo-Perugia, il 'diktat' di Caserta: "Grifo, dimentica subito il poker di Ascoli"

L'allenatore biancorosso alla vigilia del 'derby' etrusco: "Al di là del risultato voglio vedere un'ulteriore crescita, tattica e fisica. Formazione? Con me sono tutti titolari e nessuno indispensabile"

Archiviare il trionfo di Ascoli in Coppa Italia per rituffarsi sibuto in campionato. Questo il 'diktat' di Fabio Caserta al Perugia, che domani sera (ore 20.45) sarà di scena ad Arezzo in un 'derby' etrusco che vedrà il ritorno del pubblico sugli spalti (mille in totale gli spettatori con 70 biglietti a disposizione per i tifosi ospiti, anche se gli ultras del Grifo hanno già annunciato che non ci saranno). "Dobbiamo dimenticare l'ultima partita - esordisce il tecnico biancorosso alla vigilia del match -, consapevoli che ad Arezzo sarà un'altra gara, con altre difficoltà e stimoli diversi. La squadra è cresciuta dal debutto col Fano ma c'è ancora tanto da lavorare. Non ci si può illudere dopo una buona prestazione".

Sempre domani poi chiuderà la sessione di calciomercato, tema a cui Caserta assicura di non pensare: "Io sono concentrato esclusivamente sulla partita, vedremo ciò che arriverà ma domani c'è qualcosa di più importante a cui pensare. Non mi farò condizionare nelle scelte perché i calciatori sono professionisti, poi se qualcuno deciderà di andar via all'ultimo minuto mi organizzerò di conseguenza. Al momento, a parte Monaco, sono tutti a disposizione". Ecco così che saranno altre le considerazioni del tecnico al momento di compilare la lista degli undici titolari: "Guarderò all'aspetto tecnico-tattico ma anche a quello della condizione, perché c'è chi è arrivato dopo e non sono tutti sullo stesso livello anche se spero che il gruppo nel suo complesso raggiunga presto la miglior condizione".

VIDEO Arezzo-Perugia, Caserta: "La partita conta più del mercato"

Le aspettative di Caserta sono alte: "Voglio vedere una crescita fisica ma anche dal punto di vista mentale e dell'approccio, come nel match contro il Fano quando siamo stati bravi a capire gli errori del primo tempo e poi a calarci nella categoria. Dopo ogni partita bisogna analizzare gli errori e le cose buone fatte ma poi resettare tutto e pensare subito a quella dopo. Dopo due incontri non posso già petende questa mentalità vincente, ma dobbiamo lavorarci partita dopo partita".

L'obiettivo dell'allenatore è tenere tutti sulla corda, dai più esperti a quei giovani in rampa di lancio come Lunghi, esterno classe 2003 titolare e capace persino di andare a segno in Coppa Italia: "Lunghi? È giovane, dobbiamo avere pazienza e farlo crescere in serenità. È un ragazzo molto volenteroso e si impegana come tutti gli altri che stanno con noi dall'inizio. Perugia non è una piazza facile e non bisogna dargli pressione, anche se poi io non guardo all'età: chi merita con me gioca. Io valuto tantissimo la settimana, tutti sono titolari e nessuno è indispensabile. Ognuno deve dimostrare durante la settimana di meritare la maglia da titolare e chi non gioca di voler invece far parte degli undici, confermandolo poi in partita. Spesso nel calcio è decisivo chi entra e alcuni calciatori, per caratteristiche, possono dare di più subentrando".
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Un focus poi sull'avversario: "L'Arezzo è una squadra che gioca bene e difficile da affrontare, in casa vorranno far bene ma anche noi andremo lì per fare una grande partita. Non sempre si può giocare negli spazi come ad Ascoli e voglio un Grifo di leggere ogni volta la partita e i suoi vari momenti: quando serve non bisogna vergognarsi di calciare via il pallone, ma quando c'è la possibilità non voglio vedere la paura di tenere in mano il pallino del gioco. Al di là del risultato, comunque, voglio vedere un'ulteriore crescita".


 

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