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Martedì, 30 Aprile 2024
Calcio Pian di Massiano

Stadio Curi, effettuato stamani un sopralluogo dalla IV commissione consiliare Cultura

Presenti il presidente Michele Cesaro, l'assessore allo sport Pastorelli e l'ingegner Paolo Felici, che hanno potuto constatare lo stato di salute dell'impianto settore per settore e hanno illustrato le prossime tappe della ristrutturazione prevista

Questa sera lo stadio Renato Curi riaccende i riflettori per l'incontro tra il Perugia ed il Pontedera, valido per la quarta giornata del campionato di serie C girone B, ma nella mattinata odierna c'è stato spazio per il sopralluogo, da parte della IV commissione consiliare Cultura, all'impianto di Pian Di Massiano.

Quella di stamani è stata l'occasione di verificare lo stato di salute di quest'ultimo, caratterizzato da numerose criticità a cui è necessario porre rimedio con degli interventi mirati da realizzare nei prossimi mesi. Si è inziato dalla gradinata, settore chiuso da tempo, per poi passare nell'ordine dalla curva sud, inutilizzata da nove anni, quando si disputò l'incontro amichevole della nazionale italiana contro il Lussemburgo, dalla tribuna coperta, dalla nord (ristrutturata poco meno di un anno fa e pienamente funzionale) e infine la sala stampa.

Obbiettivi chiari

Il presidente della Commissione Michele Cesaro ha delineato le finalità di questa visita: "E' nostra intenzione conntinuare a svolgere questi sopralluoghi per fare il punto sul progetto dell’Amministrazione comunale volto alla completa riqualificazione dell’impianto. Il nostro occhio è principalmente rivolto alle strutture portanti per garantire la massima fruibilità del Renato Curi e la sicurezza degli spettatori".

La cronistoria del lavori

L'assessore allo sport Clara Pastorelli ha spiegato: "Questo sopralluogo era dovuto per far capire cosa rappresenta questo impianto. Siamo nel tempio del calcio in una zona dedita allo sport e ritengo sia importante illustrate la storia manutentiva del Curi, che è stata nulla per diversi anni. Siamo effettivamente lontani dagli standard che uno stadio dovrebbe avere". Molto è stato fatto fino ad ora: "Le normative sono sempre più stringenti. Sono stati fatti tanti interventi per l'adeguamento sportivo, poi nel 2019 siamo arrivati ad un punto di non ritorno. Se non si fosse messo mano sulla struttura con risorse importanti sarebbe stata durissima.Così ci siamo mossi immediatamente mettendo da parte i fondi. Poi è arrivato il Covid". L'assessore ha poi puntualizzato: "Non è vero che siamo stati fermi. La commissione pubblico e spettacolo ci ha sollecitato e abbiamo lavorato sulla copertura della tribuna. In piena pandemia inoltre abbiamo messo in sicurezza la tribuna con una spesa di 180 mila euro". Il prossimo step è ancora più significativo: "Dovremo adeguare la struttura per quanto concerne la vulnerabilità sismica. Intanto Sùsiamo intervenuti sul simbolo che è la Nord. Ci sono state difficoltà di vario genere, legate in particolar modo al reperimento dei materiali ma ce l'abbiamo fatta".

Il futuro del Curi

Anche l'ingegner Paolo Felici, dirigente dell'U.O impianti sportivi, chiarisce: "Nel 2019 ero in commissione provinciale e da allora, da una prima indicazione della commissione pubblico spettacolo è nata la necessità di intervenire. La normativa aveva individuato in 50 anni la vita dell'impianto, il che non significa che debba essere demolito. Abbiamo come prima cosa adeguato sismicamente la Nord, che potrebbe dunque durare un altro mezzo secolo. E' stata inoltre riscontrata una vulnerabilità delle strutture in acciaio ed il problema erano i gradoni, che abbiamo sostituito". Si proseguirà dunque su questa strada: "Sistemeremo settore per settore, ad iniziare dalla gradinata. Ci sono degli standard che la Lega chiede, a volte si può andare in deroga a volte no. Gli interventi di manutenzione straordinaria vanno condivisi e l'amministrazione ha inserito a bilancio risorse pari 2 milioni e mezzo di euro. Ne abbiamo utilizzato una parte per la curva nord". Felici rivela che le difficoltà di varia natura non sono mancate: "Ci siamo bloccati per una proposta di partneriato di un progetto che non potevamo non valutare che ci ha bloccato sei mesi. Ora stiamo riprendendo il lavoro iniziato con un programma complessivo molto importante con il bando del credito sportivo, che scade il 5 dicembre. Trattasi un mutuo a tasso zero a 15 anni di scadenza, una rarità di questi tempi". Infine, i passi che verranno: "Oltre agli interventi strutturali descritti sistemeremo in maniera decisa il campo di gioco, che ha una conformazione non più accettabile per quanto riguarda il drenaggio. Poi i servizi igienici che sono importantissimi sul piano regolamentare, da sistemare ed incrementare". 

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