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Elezioni Perugia 2019, Bistocchi punta a sinistra: "Coalizione nuova con le forze civiche e popolari"

Il capogruppo del Pd in consiglio comunale: ""Romizi latita, la città si deve risollevare"

Dove andiamo? Gira a sinistra. Il capogruppo del Pd in consiglio comunale, Sarah Bistocchi, apre la porta all'alleanza a sinistra per le elezioni comunali del 2019 a Perugia. In sintesi: una colazione a trazione rossa, più civici (leggi Anima Civica). Perché, spiega il consigliere democratico, "l’appello lanciato da Andrea Mazzoni, coordinatore di Mdp a Perugia, offre spunti di riflessione all’intero centrosinistra perugino. Dopo quattro anni di amministrazione di centrodestra, Perugia si risveglia più sola, più sporca e più insicura. Le grandi tematiche sono uscite dall’agenda cittadina, le manifestazioni di rilevanza internazionale vanno avanti per forza d’inerzia, le risorse disponibili sono drenate verso iniziative fini a se stesse, nelle vertenze che riguardano il lavoro l’Amministrazione ha balbettato qualche frase di circostanza, la criminalità sta rialzando la testa". 

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E quindi giù, dritti contro il centrodestra. La campagna elettorale è già cominciata: "Dietro la fascia tricolore del Sindaco Romizi si cela il vuoto pneumatico di una totale assenza di programmazione politica, economica e sociale della città. Non si può fare della latitanza una strategia politica, della fuga dalle responsabilità la soluzione dei problemi, che, se non affrontati, rischiano di ingigantirsi fino ad esplodere. L’assenza cronica a Palazzo dei Priori del Sindaco Romizi, primo cittadino ma anche primo consigliere comunale, e la debolezza di questa Giunta che preferisce demandare tutto alla tecnostruttura comunale, certificano l’irrilevanza politica di chi amministra questa città".

Quindi, come ci si arriva a Palazzo dei Priori? La proposta è allargare: "È arrivato il momento per le forze di centrosinistra, civiche e popolari di pensare ad una coalizione nuova, larga ed inclusiva - sottolinea Bistocchi - , in cui non c’è spazio per prove di forza o conte interne, in cui si riprende in mano il filo del nostro tessuto identitario, in cui tracciamo una visione di città da contrapporre al deserto culturale e sociale che sta inaridendo Perugia". E una letterina viene anche recapitata ad altre anime del Partito Democratico: "Serve, infine, uno sforzo da parte di tutti: convincersi che i destini personali debbano cedere il passo rispetto alle sorti della città, individuate come prioritarie, vero atto di generosità e di responsabilità da parte di chi si candida a governare di nuovo Perugia".

O, in altre parole: È necessario anteporre il generale al particolare, riscoprirci uniti di fronte ad un’idea di comunità e di città: una città aperta, accogliente e che non ha paura dell’altro; una città che non finisce alle mura etrusche, ma che ricomprenda l’intero territorio comunale con le sue tante sfaccettature; una città attenta ai bisogni e alle esigenze dei cittadini; una città in cui nessuno si deve sentire solo, nessuno deve rimanere indietro". La campagna elettorale è ufficialmente partita. 

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