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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Omicidio del Bellocchio, l'assassino parla di un presunto tradimento e ammette le botte

Francesco Rosi avrebbe fornito il suo movente al Gip durante l'interrogatorio. Ecco le carte e il racconto non molto convincente dell'assassino. Ha ammesso le liti e le botte. La povera Raffaella costretta a vivere segregata e costretta a vivere estraniata dal mondo

“Avevo scoperto che mia moglie intratteneva una relazione extraconiugale da circa un anno con un altro uomo”. A pronunciare questa parole è Francesco Rosi. Ad ascoltare è invece il gip Andrea Claudiani. Un racconto sfocato, a tratti incompatibile con quanto dichiarato dal padre dell'uomo. Lo stesso uomo che ha sparato alla moglie Raffaella Presta uccidendola in un pomeriggio di fine novembre, mentre il figlioletto di sei anni era in un'altra stanza.

Francesco Rosi davanti al giudice avrebbe solo confermato la perforazione del timpano a seguito di una violenta lite con la moglie, parlando inoltre di un gesto involontario. Gli scatti d'ira e le escalation di violenza, a detta del femminicida, sarebbero stati ad opera di entrambi. Una versione difficile da credere e che deve essere sicuramente provata.

Omicidio Bellocchio, fu premeditato? I dubbi del gip e le parole del padre di Rosi

Sono le testimonianze dei parenti più vicini alla Presta a sollevare i maggiori dubbi. La donna fu costretta a comprare “una sim segreta” con la quale poter comunicare con il fratello. Fu proprio lei a dirgli: “Scrivi a questo numero, io ti risponderò quando potrò”. Una situazione che arriva all'apice quando un autista chiama sempre il fratello dicendosi preoccupato per la situazione di Raffaella. A suo dire, la donna subiva continue violenze da parte del marito.

Una donna segregata e costretta a vivere estraniata dal mondo. Questa volta è una collega a confermare: “Era un'avvocatessa appassionato e preparata, ma nell'ultimo periodo aveva rallentato vistosamente la sua presenza in ufficio. Ed è sempre alla collega che confidò le violenze subite. Nel particolare la perforazione del timpano".

Omicidio Bellocchio, l'ipotesi dell'omicidio premeditato e crudele

Nelle prossime ore si dovrebbe decidere sull'affidamento del piccolo di sei anni. Il Tribunale dei minori dovrà decidere se farlo continuare a vivere insieme alla zia Caterina, la prima che lo ha preso in braccio dopo il terribile episodio, o di affidarlo ai nonni paterni. 

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