Omicidio Bellocchio, fu premeditato? I dubbi del gip e le parole del padre di Rosi
Il gip Andrea Claudiani ha escluso la premeditazione. Francesco Rosi, l'uomo che ha assassinato la moglie avrebbe quindi agito in un gesto di folli. Ecco le motivazioni
La chiamata ai carabinieri arriva alle 15.51 esatte. Francesco Rosi spara alla moglie due colpi di fucile, di cui uno risulterà essere fatale. Poi prende il bambino di soli sei anni, chiama la sorella e lo consegna nelle sue braccia. Ma cosa è successo prima? Il reo confesso Francesco Rosi aveva premeditato l'omicidio della moglie Raffaella Presta?
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Per il gip Andrea Claudiani non ci sarebbero sufficienti prove per poter pensare che l'assassino abbia studiato tutto in anticipo, anche se ad avviso del giudice non è plausibile la tesi difensiva. Difficile credere quindi che l'arma - di proprietà del padre - fosse stata tenuta carica sotto il letto per cinque lunghi anni.
VIDEO - Le dichiarazioni degli inquirenti
VIDEO - Francesco Rosi portato via dal luogo del delitto
Ed è proprio il padre di Francesco Rosi a smentire il figlio, dichiarando ai carabinieri: “Non ho mai visto mio figlio con le armi. Anzi un paio di anni fa gli chiesi di tirarmi giù un fucile per difendermi da eventuali ladri e lui mi riprese e non mi diede neppure il fucile”. È sempre il padre, inoltre, a specificare, le armi ereditate erano in un armadio chiuso a chiave in casa, ma accessibili a tutti. Non è quindi possibile stabilire quando l'uomo abbia preso il fucile. Questo uno dei motivi che esclude la premeditazione.
Ma c'è di più, secondo il gip Andrea Claudiani, il momento in cui è avvenuto il delitto sarebbe scarsamente compatibile con la premeditazione. La presenza del figlioletto in casa farebbe pensare che Francesco Rosi abbia agito in un momento di follia.