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Coppa Italia, la Sir è pronta per la due giorni decisiva. Lorenzetti: "Servirà molta presenza in campo"

Il coach ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partenza per Bologna, dove tra due giorni l'Unipol Arena accenderà i riflettori per la Final Four che assegna la coccarda tricolore. Su Russo e Leon: "Roberto è pronto, Wilfredo invece..."

L'intermezzo di campionato contro Taranto può essere stato visto come un fastidio a seconda dei punti di vista, ma a partire da oggi si può pensare esclusivamente ad uno degli appuntamenti più attesi della stagione. Ancora quarantotto ore e l'Unipol Arena è pronta a riaccendere i riflettori per la Final Four di Coppa Italia, che quest'anno vede la partecipazione, oltre che della Sir Susa Vim Perugia, di Trento, Milano e Monza.

Per i Block Devils l'ora X sarà quella delle 18:30, con la semifinale che li opporrà all'Allianz Milano, squadra ostica che più di uno scherzetto negli ultimi mesi è stata in grado di fare, non ultima quello del giorno di Santo Stefano che qualche dubbio lo ha messo nella testa di patron Sirci. A spazzare via tutto sono state sei vittorie consecutive, tutte per 3-0, oltre che una crescita costante sul piano del gioco di squadra.

E' toccato al coach Angelo Lorenzetti fare il punto della situazione su varie tematiche, nella speranza che la sua esperienza possa bastare per riportare il trofeo a Perugia dopo due anni di assenza.

Come si arriva all'appuntamento

A questa domanda il tecnico risponde così: "Le vittorie presuppongono numeri migliori. Abbiamo iniziato a produrre durante le due sconfitte. Non sono quelli migliori del campionato e questo significa che la final four sarà competitiva. Ciò in cui difettiamo di più è la fase break e cambio palla. Siamo a buon punto però".

Lo stato di salute del gruppo

A tal proposito, in maniera più specifica, Lorenzetti spiega: "Mi piace stare in campo con i ragazzi ed è bellissimo. C'è malinconia perché ci stiamo avvicinando alla fine. È un po' di tempo che il rapporto tecnico è migliorato. Ogni allenatore vede delle cose e per trasferirle deve sviluppare delle situazioni e rendere consapevoli i giocatori. Questo non è stato immediato. Magari all'inizio ho sbagliato qualcosa non comunicando bene ma ora stiamo migliorando anche sotto questo profilo. Ci manca continuità nell'allenamento in settimana, anche per colpa del virus, ma mi trovo bene anche in questo".

Analogie e differenze con il 26 dicembre

Rispetto ad allora il coach non si aspetta "nulla di diverso tranne che, spero, il risultato. I numeri delle due squadre sono simili, spero sia avvincente come battaglia ma approccio ai momenti difficili dovrà essere migliore". Si parla di avere pazienza: "Non so se questo sia il termine migliore. Di sicuro servirà molta presenza. Quando ti avvicini a fine set devi rimanere lucido pensando a cosa puoi continuare a fare bene e cosa migliorare. Ieri abbiamo sviluppato una buona fase break ma con un cambio palla inferiore. Teniamo duro cercando di migliorare questo aspetto. Bisogna capire i momenti negativi per poi cercare di contenerli".

Miglioramenti

La squadra appare cresciuta in difesa: "È un fondamentale di cui si parla poco. Siamo stati gli ultimi nel girone di andata, a parte un miglioramento nel finale. Bisogna andare la dove abita la difesa perché è quella che decide le partite. Ora stiamo in posizione migliore". 

Le possibili favorite

Ha senso parlare in questi termini? "Si, se non si guardano nomi di squadre e giocatori ma la pallavolo espressa. Trento ora è sopra tutte, ma ciò non significa che i numeri scendano in campo". 

L'attesa

"Se sento una pressione diversa da Trento? No. Non noto delle differenze. È una manifestazione bellissima perché permette a noi di condividere il nostro mondo e stare al centro di esso. E questo è eccitante. Ecco perché il giorno più difficile per me è quello dei quarti perché in caso di esito negativo mancherebbe un pezzo della mia vita. Sono grato a quello che la mia società mi sta facendo vivere"

Il futuro del volley

Si è parlato di trasferire questi eventi all'estero. Lorenzetti cosa ne pensa in merito?  "Ai cambiamenti sono sempre favorevole. Uno o due tentativi li farei, ma bisogna trarre delle conclusioni o dati. È questione di azioni, che hanno costi e benefici". 

La condizione dei giocatori

Si chiude parlando dei singoli, ovvero Russo e Leon: "Roberto è abile e arruolato. Molto diverso il discorso relativo a Wilfredo. Tre sono gli step, lui è nella fase finale del primo, quello del ritorno alla partecipazione. C'è del tempo che si sta riducendo e spero che si passi al secondo, quello del ritorno allo sport vero e proprio. Per il ritorno alle performance, che è la fine di questo percorso, lo aspetta la Polonia, anche perchè di tempo non ce ne è molto".

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