Perugia, arriva la prima delusione: Di Carmine non basta, il Pescara vince 2- 1

Anticipo amaro per il Perugia che viene battuto 2-1 dal Pescara, squadra indicata tra le favorite per la promozione. Serata no per i ragazzi di Bisoli che, dopo il bel successo con il Como, non riescono a respingere l’offensiva dei biancazzurri, arrivati al match con molta pressione addosso a causa della brutta sconfitta patita nella giornata di apertura della B contro il Livorno. 

Cambio di modulo – Come previsto alla vigilia del match Bisoli vara il 3-5-2 con Mancini, Volta e Rossi in difesa, Salifu sulla mediana insieme alle mezzali Spinazzola e Rizzo; sulle fasce rapidità e tecnica con Fabinho a sinistra e Del Prete sul lato opposto, incaricati di rifornire Ardemagni, a sua volta supportato da Lanzafame. 

I padroni di casa erano chiamati a rialzarsi dopo la debacle di 5 giorni fa: Oddo ritrova diversi titolari, compresi i due ex della sfida, Verre e Crescenzi. In avanti l’ex terzino di Lazio e Milan opta per la coppia composta da Lapadula e da Andrea Cocco, l’anno scorso matador del Vicenza. 

Grifo in svantaggio – Avvio di partita lento, il Perugia si chiude bene e il Pescara fatica a creare gioco. La prima occasione per gli abruzzesi arriva al 13’ con Lapadula che viene pescato bene da un compagno e cerca di mettere al centro dell’area il pallone, bravissimo Volta a chiudere in corner. In precedenza Lanzafame e Ardemagni avevano fallito una 
buona occasione in contropiede. Al 20’ primo vero squillo biancorosso con la punizione di “Lanciafiamme” che sorvola di poco la traversa della porta di Aresti. 

Passano solo due giri di orologio e il Grifo sfiora il vantaggio: Salifu , entra in area e tenta il cross per l’accorrente 
Ardemagni, anticipato all’ultimo istante da Zampano che salva in angolo. I biancazzurri fanno salire i giri del proprio motore e vanno a un nulla dal vantaggio: lancio per Cocco, sponda della punta per Lapadula che al volo di sinistro centra il palo alla sinistra di Rosati. Alla mezzora i Delfini conquistano un calcio di rigore per un dubbio intervento falloso di Fabinho su Zampano: dal dischetto si presenta Memushaj che spiazza senza problemi Rosati. 

La rete sblocca i padroni di casa che cercano immediatamente il colpo del k.o.: gran botta di Torreiera da fuori, il portiere perugino si oppone con i piedi.  Il Perugia è chiamato alla reazione che arriva al 35’: ottimo traversone di Del Prete dalla destra, Ardemagni è leggermente in ritardo, colpisce senza coordinazione e non trova lo specchio. 

Il primo tempo si chiude con un’altra chance per Lapadula sulla quale si fa trovare pronto l’estremo difensore ospite. L’orgoglio non basta – Bisoli non è soddisfatto di quanto mostrato dalla propria squadra nel primo tempo e prende provvedimenti: fuori Mancini, in difficoltà contro le punte pescaresi, dentro Parigini che va ad affiancarsi ad Ardemagni. Il tecnico bolognese torna alla difesa a 4, con Fabinho dietro alle due punte e Lanzafame che scala sulla linea di centrocampo. 

Il cambio di modulo sortisce subito gli effetti sperati: il numero 9 del Grifo trova in area Parigini, il cui tiro è respinto in uscita da Aresti; sul prosieguo dell’azione Parigini restituisce il favore al compagno di squadra che da due passi manda alto. I biancorossi attaccano ma lasciano scoperto il fianco ai contropiedi degli avversari: Valoti scappa sulla fascia sinistra, arriva sul fondo e crossa per Lapadula che la tocca appena, Rosati è bravo a dirgli di no. 

L’allenatore del Perugia vuole che la squadra ragioni di più e al 59’ decide di buttare nella mischia Francesco Della Rocca al posto di un Lanzafame a corto di energie. La musica però non cambia, gli ospiti non riescono a creare nulla e Bisoli è chiamato al tutto per tutto con Di Carmine che rileva Salifu. La mossa non sortisce effetti, anzi, scopre eccessivamente la squadra che si fa infilare da Caprari, entrato sul terreno di gioco da meno di un minuto. Sembra finita, ma l’orgoglio dei perugini tiene aperto l’incontro fino alla fine: nel primo minuto di recupero un Fabinho rimasto in ombra per tutta la durata della sfida si inventa il traversone giusto per Di Carmine che di sinistro trafigge Aresti. 

E’ il gol della speranza, arrivato però troppo tardi. La stanchezza prende il sopravvento, non c’è più la lucidità per tentare l’assalto finale e la difesa dei Delfini tiene. Alla fine il Pescara si impone per 2-1 e costringe i Grifoni alla prima battuta d’arresto del campionato. Partita non esaltante da parte dei biancorossi che, dopo lo svantaggio, hanno faticato a creare delle trame offensive in grado di mettere in difficoltà la retroguardia di Oddo. Il gol nel finale mitiga la delusione per la sconfitta, ma non può eliminare gli errori. C’è ancora tanta strada da fare per Bisoli: l’occasione per il riscatto tra 8 giorni, quando il Crotone verrà a Perugia per la terza giornata di serie B.  

PESCARA-PERUGIA 2-1 (1-0)

PESCARA (4-3-1-2): Aresti; Zampano, Fornasier, Zuparic, Crescenzi; Verre, Torreira  (24’st Mandragora), Memushaj; Valoti (14’st Benali); Lapadula, Cocco (30’st Caprari). A disp.: Kastrati, Bunozan, Vukusic, Selasi, Mitrita, Fiamozzi. All.: Massimo Oddo. 

PERUGIA (3-5-2): Rosati; Mancini (1’st Parigini), Volta, Rossi; Del Prete, Rizzo, Salifu (29’st Di Carmine), Spinazzola, Fabinho; Lanzafame (14’st Della Rocca); Ardemagni. A disp.: Zima, Comotto, Belmonte, Zebli, Drolé, Boscolo Zemelo. All.: Pierpaolo Bisoli.

ARBITRO: Pinzani di Empoli (Assistenti: Citro di Battipaglia – Calò di Molfetta). 

MARCATORI: 30’pt Memushaj (Pe) su rig., 31’st Caprari (Pe), 46’st Di Carmine (Pg)

NOTE – Ammoniti: 38’pt Spinazzola (Pg), 41’pt Salifu (Pg); 10’st Torreira (Pe), 17’st Volta 

(Pg), 18’st Aresti (Pe), 32’st Caprari (Pe), 43’st Parigini (Pe) Recupero: 0’pt; 4’st.