rotate-mobile
Sport Pian di Massiano / Viale Giuseppe Meazza

Grifo, una nuova saracinesca per cambiare passo. Amelia: "Perugia da serie A"

Il 32enne portiere di Frascati si è presentato in conferenza stampa e ha spiegato le ragioni che lo hanno spinto ad accettare l’offerta di Massimiliano Santopadre: contratto di 6 mesi

L’arrivo di Marco Amelia al Perugia è l’unica notizia positiva di questi ultimi inquieti giorni per la società biancorossa. Il 32enne portiere di Frascati si è presentato in conferenza stampa e ha spiegato le ragioni che lo hanno spinto ad accettare l’offerta di Massimiliano Santopadre: “Perché Perugia? Perché nel momento in cui ho preso la decisione di ricominciare a giocare ho valutato varie possibilità, come andare all’estero o attendere situazioni casuali come questa. Perugia è una realtà importante, da serie A, che da qualche anno a questa parte sta tornando a grandi livelli: sono qui per dare una mano alla società con l’obiettivo di mettere basi solide e far crescere i più giovani. Fisicamente sto bene, non ho mai smesso di allenarmi, gestisco una società insieme alla mia famiglia: ho giocato poco, ma mi sono sempre tenuto al top”.

Dopo le ultime brutte prestazioni di Provedel la società ha scelto un elemento d’esperienza per ridare serenità a tutto il reparto arretrato: “Avrò un compito di salvaguardia degli altri due portieri in rosa. La situazione attuale li ha messi un po’ sottopressione, così come lo è tutta la piazza. Personalmente mi manca il campo, ma sono abituato perché negli ultimi 4 anni mi è spesso capitato di giocare all’ultimo minuto, come nel caso di Milan-Barcellona in Champions League”.

L’ex giocatore del Milan concede alcune battute sulla difficilissima giornata di ieri, quando sembrava che Camplone fosse stato esonerato: “Ieri è successo un po’ di tutto, ma io sono stato assieme al presidente fino all’inizio dell’allenamento e so bene che nelle piazze grandi le voci girano e queste cose capitano. Non so se la società voglia mandar via Camplone, il presidente ha grande stima di lui e parlare di ultima spiaggia adesso non ha senso”.

Che un giocatore come Amelia fosse senza squadra è apparso a tutti abbastanza strano, ma è lo stesso portiere a spiegarne il motivo: “Ho scelto di non rinnovare col Milan e ho rifiutato diverse offerte durante la scorsa estate perché volevo tornare al mio paese, su un cucuzzolo a 25 chilometri da Roma, per dare un contributo alla mia gente. Purtroppo il progetto non è andato avanti a causa di varie situazioni extra-calcistiche. Da lì è scattata la scintilla e mi sono detto che era il momento di tornare”.

Amelia ha firmato un contratto di sei mesi ma con opzione per un rinnovo di due anni da parte della società: “Ho scelto di venire a Perugia dopo il primo contatto con il presidente di qualche settimana fa. Avevo diverse offerte dall’estero per giugno di quest’anno, valuteremo poi assieme. Ora sono concentrato su questi 4 mesi per riportare il Perugia su palcoscenici importanti. Non ho guardato la categoria perché non me ne frega niente: qui mi piace, ci sono tanti tifosi e vedremo quello che accadrà più avanti”. Nel futuro del neo acquisto c’è anche un ruolo da dirigente: “So che posso fare anche questo, insieme a degli amici ho delle aziende e so già cosa significhi gestire una società”.

Una delle certezze del nuovo numero 1 è la possibilità di ambientarsi subito nella realtà perugina: “Conoscevo tanti ragazzi, specialmente i giovani come Fossati e Baldan che ho visto crescere al Milan. Poi altri con cui ho giocato: Giacomazzi a Lecce e Lanzafame a Palermo. La squadra è buona, completa, ha tante qualità importanti ma sta pagando qualcosa in inesperienza e ci può stare. E il morale? Io ho visto tutti entusiasti. Ho parlato con alcuni miei compagni in privato e ho detto loro di stare tranquilli, in particolare ai più giovani, che hanno tutto da imparare in questo genere di circostanze. E’ normale che vedi la classifica e pensi ‘Siamo lì sotto’, io invece la vedo e penso che possiamo risalire”.

In più il Grifo ha dalla sua il fattore campo “Il Curi mi ricorda tante cose: sono stato qui da ragazzino quando ero alla Roma, tanto entusiasmo e uno stadio pieno. Mi fa venire in mente situazioni particolari come il Perugia-Juventus arbitrato da Collina. Questo è un luogo nel quale è passata la storia del calcio”.

In chiusura ad Amelia viene chiesto di trasformarsi in allenatore e scegliere se schierarsi dal primo minuto già nel match di venerdì: “Egoisticamente mi metterei in campo, io sono pronto. Faccio doppi allenamenti in questa settimana per ritrovare la miglior condizione, poi spetterà all’allenatore decidere chi far giocare in base a quello che riterrà giusto”. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Grifo, una nuova saracinesca per cambiare passo. Amelia: "Perugia da serie A"

PerugiaToday è in caricamento