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Passa la proposta Leonelli: più soldi per battere la povertà in Umbria, lavoro e sostegno al reddito

Con le risorse nazionali si poteva aiutare soltanto il 50 per cento delle famiglie povere individuate. Ora si alza l'asticella. Ecco chi potrà beneficiare del sostegno e di cosa si tratta

Cresce il fondo a disposizione dell'Umbria per sostenere l'occupazione e il reddito delle persone che hanno perso il lavoro, che sono inoccupati o che cercano una nuova occupazione avendo a carico una famiglia con tanto di figli. Passa da 8milioni di euro - messi a disposizione dallo Stato - a 12 milioni di euro grazie ai fondi integrativi della Regione fortemente richiesti dal consigliere regionale del Pd, Giacomo Leonelli, primo firmatario del testo sulle misure integrative del “sostegno all'inclusione attiva”.  I destinatari delle misura nazionale saranno i nuclei familiari con figli minori e un Isee pari o inferiore a 3mila euro che in Umbria, nell'anno 2015, sono stati individuati in numero pari a 6.363. All'Umbria, livello nazionale, sono stati assegnati 8,2milioni per il 2016 e 11milioni di euro per il 2017. Cifre che però permetteranno di raggiungere soltanto circa il 50,2 percento dei nuclei familiari a rischio.

"La nostra proposta - ha spiegato Giacomo Leonelli - intende ampliare ed integrare quella nazionale sia in termini finanziari che in termini di soggetti beneficiari: nell'ambito del bilancio regionale infatti sono stati individuate risorse Por Fse per un importo pari a 10,6milioni per il periodo 2016-2020, che sommate a quelle disponibili per la concessione di incentivi a favore delle imprese che assumono i soggetti beneficiati delle misure integrative regionali arrivano a 12milioni. Tali risorse regionali permetteranno di estendere la platea dei beneficiari anche a disoccupati e inoccupati adulti da almeno sei mesi, in condizione reddituale del nucleo familiare di basso livello, per reinserirli nel mondo del lavoro".

Gli interventi di “sostegno all'occupazione di disoccupati e inoccupati” avranno come beneficiari i componenti di famiglie con figli minori e priorità per quelle con minori disabili. Aumentato a 4 mesi il termine entro il quale, terminato il tirocinio, un'azienda può assumere per godere dei benefici di legge, non necessariamente nello stesso luogo del tirocinio (per aumentare le possibilità di impiego). Le misure per “inclusione sociale e lotta alla povertà” dovranno individuare come “persone vulnerabili” coloro che abbiano un Isee da 0 a 6mila euro. L'età dovrà essere compresa tra i 18 ed i 65 anni, con particolare attenzione alle fasce di età intermedie dai 45 a 55 anni con e/o senza figli minori; essere in stato di non occupazione o disoccupazione certificabile; non avere usufruito del Sia o altri interventi di sostegno. 

IL DIBATTITO - Il Presidente della Giunta Regionale Catiuscia Marini: “Per la prima volta questo Paese, e quindi anche la nostra Regione affronta il tema della lotta alla povertà e all’inclusione sociale con un’azione di sistema che non affronta queste problematiche solo dal versante delle marginalità sociali, ma nasce dentro l’idea dell’autonomia dei percorsi formativi e di reddito, verso la piena indipendenza, delle singole persone o dei propri nuclei familiari".

Andrea Liberati (Movimento 5 Stelle): “Il gruppo Movimento 5 Stelle si asterrà auspicando che ai percettori delle magre scarsissime provvidenze previste dal Sia non venga applicato lo stesso regime, lo stesso trattamento che abbiamo scoperto essere stato adottato nei confronti dei percettori dei famigerati, direi, 80 euro, cioè quindi il rischio di essere obbligati a restituirli. Su questo magari dateci delle rassicurazioni perché sarebbe un altro elemento davvero grottesco amaro e doloroso”.

Marco Squarta (Fratelli d'Italia): "È vero che c'è un cofinanziamento della regione, ma è troppo poco. Il ceto medio umbro che è in difficoltà è completamento escluso. Però da 2 anni tenete bloccati fondi per il bando per l'uso di fondi europei per l'aiuto alle famiglie per pagare le rette per gli asili nido. E abbiamo una Regione che assicura solo 150 ero al mese ai disabili che fanno tirocini”.

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