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LA PROPOSTA DI LEGGE | “Rimborso spese per malati oncologici umbri che effettuano terapie fuori comune"

"Abbiamo centri di eccellenza per la cura di malati oncologici, ma non tutti i pazienti risiedono nelle vicinanze di tali strutture, pertanto, oltre alla malattia, si trovano a fronteggiare anche spese cospicue”.

Rimborso delle spese di viaggio e trasporto, di vitto e alloggio per i residenti in Umbria e per eventuali accompagnatori che devono sottoporsi a trattamenti radioterapici e chemioterapici in centri ospedalieri fuori dal proprio comune di residenza. È quanto prevede una proposta di legge promossa dal consigliere Francesca Peppucci (Gruppo misto) che ha preso spunto dai rimborsi già adottati da altre regioni in favore delle famiglie che hanno a carico un malato. “La proposta di legge – precisa - riguarda i pazienti residenti in Umbria che effettuano, presso strutture sanitarie pubbliche e private, accreditate sul territorio regionale e di altre regioni, prestazioni sanitarie di cura e diagnosi relative a patologie oncologiche, prevedendo per loro il rimborso delle spese di viaggio e trasporto, di vitto e alloggio connesse a tali prestazioni, anche per l’eventuale accompagnatore, nel caso in cui la necessità della presenza sia attestata dal sanitario competente”. "In Umbria – ha osservato Peppucci - abbiamo centri di eccellenza per la cura di malati oncologici, ma non tutti i pazienti risiedono nelle vicinanze di tali strutture, pertanto, oltre alla malattia, si trovano a fronteggiare anche spese cospicue”.

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