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Umbria, riforma case popolari: "Giornata storica, alloggi a chi rispetta le regole"

Fioroni (Lega) e Pace (Fratelli d'Italia) esprimono "soddisfazione" dopo l'approvazione della nuova legge regionale sull’edilizia residenziale sociale da parte del consiglio regionale

"È una giornata storica per l’Umbria". Così Paola Fioroni (vicepresidente dell’Assemblea Legislativa - Lega) e Eleonora Pace (presidente Terza Commissione - Fratelli d’Italia) salutano l'approvazione della nuova legge regionale sull’edilizia residenziale sociale da parte del consiglio regionale. "Un documento, frutto di due atti abbinati di Lega e Fratelli d’Italia - spiegano le due prime firmatarie dei rispettivi atti -, che si pone l’obiettivo di rendere più attuale e rispondente al nuovo contesto economico e sociale la normativa esistente, ormai datata e bisognosa di una profonda revisione”.

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Con l’approvazione di questa legge, secondo le due consigliere di maggioranza viene "raggiunto uno degli obiettivi che come centrodestra ci eravamo posti in campagna elettorale, per offrire un più adeguato sostegno a cittadini e famiglie in difficoltà economica e abitativa, oggi alle prese anche con i recenti effetti nefasti della pandemia. Il documento prevede una riforma organica e complessiva della normativa sull'edilizia residenziale pubblica e sociale sulla quale abbiamo lavorato intensamente a più livelli nell’ambito della Terza Commissione, garantendo l'ascolto e il confronto con tutti i soggetti portatori di interessi sulla materia. La revisione della normativa vigente è stata portata avanti nell'ottica dell'equità sociale e della tutela di eguali diritti e doveri per tutti, nel rispetto della legalità e delle regole di convivenza civile”.

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L'impianto della riforma, continuano Fioroni e Pace, si snoda secondo "due assi principali: da un lato vi è il riconoscimento di maggiori tutele e diritti per alcune categorie di persone che non erano adeguatamente considerate, dall'altro vi è un nuovo sistema che regolamenta i requisiti di accesso alle graduatorie e disciplina i casi di decadenza. Le modifiche apportate riguardano anche aspetti fondamentali quali quello della programmazione degli interventi e della regolamentazione del rapporto con gli assegnatari. Garantire il riconoscimento e la tutela dei diritti, ma allo stesso tempo prevenire abusi e ingiustizie. Questo è il cuore di una riforma che individua la casa come un diritto, ma anche come fonte di doveri e su questo versante abbiamo voluto dare un messaggio chiaro: alle case popolari si accede rispettando delle regole, ma soprattutto ci si rimane rispettando delle regole. Tutto ciò – concludono - per garantire la salvaguardia della qualità della vita degli inquilini, l’integrità del patrimonio edilizio popolare e scongiurare l’insorgenza di pericolose concentrazioni di illegalità”. 

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