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Stranieri, la vice-presidente Casciari: "Chi nasce in Umbria è italiano come gli altri"

L'esponente della Giunta regionale dell'Umbria si schiera per lo Ius Soli e spera nella riforma della legge così potranno partecipare ai concorsi pubblici anche i figli nati in Umbria da genitori stranieri. Ecco i dati dei futuri umbri

Chi è nato in Umbria da genitori stranieri è di "fatto italiano e umbro" e per tale dovrebbe essere considerato e trattato a livello di diritti. Ne è convinta la vice-presidente della Giunta regionale Carla Casciari che si è schierata senza se e senza ma per lo "Ius Soli" che a suo giudizio è una priorità nazionale. Una presa di posizione ufficiale che la Casciari ha rilasciato nella intervenendo alla tavola rotonda su 'I diritti di cittadinanza ai nuovi Italiani' che si e' tenuta nell'ambito della prima conferenza regionale sull'immigrazione organizzata dalla Cgil dell'Umbria e dall'Inca.

"Il tema della cittadinanza per 'ius soli' - ha continuato - è attualissimo anche in Umbria, dove si conta una forte presenza di ragazzi nati in Italia e nella nostra regione che, pur condividendo tutto con i loro coetanei italiani, si trovano a subire delle limitazioni pesanti stabilite dalla legge, come ad esempio non poter partecipare a concorsi pubblici, solo perchè i loro genitori non sono nati in Italia. la rideterminazione del concetto di cittadinanza rappresenta una delle più importanti sfide di democrazia dei nostri tempi e la politica non può non farsi carico delle aspettative delle seconde generazioni di immigrati che, di fatto, sono italiani".

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La vice-presidente ha messo sul piatto della discussione per la riforma della cittadinanza: un quinto dei minori nati negli ospedali umbri negli ultimi anni ha padre e madre stranieri, cosi' come di provenienza straniera è il 7,5 per cento dei titolari delle nuove imprese umbre.  "Alla luce di questi dati - ha concluso la Casciari - abbiamo il dovere di rivedere sia le politiche tradizionali di integrazione, sia gli strumenti che i patronati hanno strutturato nel tempo, partendo dal presupposto che, ormai, il 'problema' da risolvere in materia di immigrazione non è più solo il rilascio del permesso di soggiorno".

Ma lo Ius soli apre anche una partita sulla sicurezza: ovviamente con la cittadinanza in automatico per nascita è impossibile qualsiasi espulsione in casa di criminalità conclamata e pericolosità sociale. Qualsiasi decisione però sull'immigrazione può essere presa solo dal Parlamento nazionale al di là della presa di posizione degli enti locali. 

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