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Chiusura uffici postali, la presidente Marini tenta il tutto e per tutto: "Convocazione tavolo urgente"

La Governatrice, dopo aver espresso già alcuni giorni fa la propria preoccupazione chiedendo un incontro urgente con la presidente di Poste Italiane, Luisa Todini, rimane ferma nella propria posizione: "Dobbiamo trovare una soluzione"

La presidente dell’Umbria Catiuscia Marini non ci sta. Dopo la notizia del Piano di ridimensionamento degli uffici postali (ecco quali chiuderanno in provincia di Perugia) ha deciso di correre ai ripari, chiedendo di “attivare al più presto un Tavolo di concertazione regionale per trovare soluzioni valide ed evitare di lasciare alcuni comuni (ecco tutta la lista di quelli a rischio) umbri privi di un servizio statale essenziale come quello offerto da Poste Italiane”.

La Governatrice, dopo aver espresso già alcuni giorni fa la propria preoccupazione chiedendo un incontro urgente con la presidente di Poste Italiane, Luisa Todini, rimane ferma nella propria posizione: "In seguito agli incontri tra l'Associazione dei Comuni dell'Umbria con la direzione regionale di Poste Italiane e tra le Regioni e Anci nazionale con la presidente di Poste italiane, Luisa Todini, e l'amministratore delegato, Francesco Caio – ha ricordato la presidente Marini - è emersa l'esigenza di attivare un'interlocuzione a livello territoriale tra le Poste, le Regioni e i Comuni per tutelare le esigenze dei territori nell'ambito del percorso che porterà all'attuazione del Piano di ridimensionamento degli uffici postali".

Ma non si ferma qui l’intervento della Marini che aggiunge: "Come Regione condividiamo le perplessità e le preoccupazioni dei cittadini, specie quelle espresse degli abitanti di alcune zone rurali e montane, interessate dalle eventuali chiusure degli uffici che determinerebbero notevoli disagi, resi ancora più gravi, vista la presenza nelle aree rurali e montane umbre, di un numero elevato di cittadini anziani”.

"Le Regioni - ha riferito la presidente - hanno evidenziato la necessità che questo processo di trasformazione dei servizi offerti da Poste Italiane sia condiviso a livello territoriale e, attraverso l'attivazione del Tavolo, possano essere trovate soluzioni che, d'intesa con i Comuni interessati, consentano il
mantenimento dei servizi postali sul territorio. A tal fine – ha concluso la presidente Marini - la Regione ha dato la sua disponibilità a mettere a disposizione anche il proprio  patrimonio immobiliare".

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