rotate-mobile
Politica

La mannaia di Poste Italia si abbatte sugli uffici umbri e perugini: ecco quelli che saranno chiusi

Il capoluogo ne perderà tre, ma previsti tagli in tutta la Regione. L'allarme lanciato dalla Cgil Umbria che ha chiesto di bloccare il provvedimento. Oltre alla serrate definitiva anche altri 18 sportelli aperti solo pochi giorni alla settimana

La rivoluzione imposta da Poste Italiane non sarà indolore per i cittadini che vivono nelle frazioni, nei comuni più piccoli ma anche a Perugia. Nel 2016 saranno smantellati ben 15 uffici in Umbria e altri 18 saranno ad orario ridotto aperti solo alcuni giorni alla settimana. La lista umbra di Poste Italiane è composta da questi tagli definitivi: Castel Ritaldi, Annifo, Capodacqua, Perugia Piazza Partigiani, Ripa, Villastrada, Sant’Egidio, Collazzone, Gioiella, Collestatte, Porchiano, Schifanoia, Sugano, Capitone e Melezzole. Il capoluogo avrà tre uffici in meno. 

Mario Bravi, segretario regionale della Cgil, ha chiesto al Governo di fermare questi tagli dato che arrecheranno un danno gravissimo all'Umbria che ha una popolazione diffusa sul territorio. "Per noi infatti Poste Italiane - hanno scritto Bravi e il segretario generale di Slc Corrado Corradetti - è un punto di servizio e non semplicemente un centro di vendita come il Governo e il management intendono affermare".

"Nella nostra Regione - concludono - questa logica va assolutamente contrastata, per questo come CGIL e come SLC dell’Umbria chiediamo un immediato incontro alla Regione dell’Umbria e ai Parlamentari umbri per contrastare l’ennesima azione di smantellamento che rischia di colpire i cittadini più deboli e più bisognosi di tutela. Pensiamo che sia possibile e necessario impedire questo ulteriore sfregio alla coesione sociale della nostra Regione".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La mannaia di Poste Italia si abbatte sugli uffici umbri e perugini: ecco quelli che saranno chiusi

PerugiaToday è in caricamento