Perugia, Prisco bastona il Pd sugli impianti sportivi: "Le vostre sono solo chiacchiere"
La risposta dell'assessore alle accuse del gruppo consiliare del partito democratico: "I numeri parlano chiaro, ogni anno risparmiamo 40mila euro"
“Imbonitore”. “#dachepulpito”. Il primo virgolettato è del gruppo consiliare del Pd. Il secondo è una parte del cinguettio dell’assessore del Comune di Perugia Emanuele Prisco. Oggetto del contendere? La spesa 2016 per gli impianti sportivi della città.
I democratici, con una nota al cianuro, attaccano il detentore della delega allo Sport di Palazzo dei Priori e tutta la giunta Romizi. L’assessore, a sentire il Pd, sarebbe “l’imbonitore del gioco delle tre carte” portato avanti, accusano i dem, dall’amministrazione Romizi. Ma Emanuele Prisco non ci sta. Farsi infilare più o meno a forza in quel ruolo non gli piace. Così risponde per le rime alla minoranza in consiglio comunale.
E già che siamo nel 2015 e che i social network sono la normalità, l’assessore allo Sport (tra le altre cose) affida a Twitter una doppia contromossa alle stoccate del gruppo Pd. Centoquaranta caratteri per volta (più non si può).
La prima: “@PerugiaToday @pdperugia i numeri parlano da soli. -40mila euro di spesa ogni anno e tariffe invariate. Il resto #solochiacchiere”. E la seconda: “@PerugiaToday @pd #solochiacchiere. I numeri parlano da soli -40mila euro ogni anno e tariffe invariate #dachepulpito :)”. Traduzione dei tweet: “L’amministrazione Romizi ha lasciato invariate le tariffe 2016 per gli impianti sportivi di Perugia e il Comune risparmia 40mila euro ogni anno”. Il tutto, sempre traducendo i tweet, “a differenza dei passati governi Pd della città”.
Sassate, polemiche e cinguettii dentro e fuori Palazzo dei Priori. Un buon titolo alla questione tariffe e costi degli impianti sportivi. E sta anche in 140 caratteri.
