Perugia, spesa per gli impianti sportivi: "Giunta fa il gioco delle 3 carte, Prisco imbonitore"
Secondo il Pd nel 2016 si spenderanno 250mila euro: "Le promesse di spending review e risparmio a poco servono se non sono accompagnate dalla capacità amministrativa e dalla competenza"
Sassata del Pd contro il Comune di Perugia. Con toni accesi, diciamo così. L’incipit è questo: “Ennesimo gioco delle tre carte della giunta Romizi, stavolta tocca all’assessore Prisco il ruolo di imbonitore”. E ancora: “È di pochi giorni fa la notizia relativa alle tariffe per il 2016 degli impianti sportivi PalaEvangelisti, palazzetto Pellini e l’arena Santa Giuliana: secondo quanto comunicato dalla Giunta le tariffe resteranno invariate e ci sarà un risparmio per il bilancio comunale rispetto alla precedente gestione perché l’ammontare del contributo comunale sarebbe pari a 180.000 euro annui oltre IVA”.
La verità, dicono i democratici, “è però diversa: non solo il risparmio non c’è, ma anzi la spesa è aumentata. Nei 180.000 euro, infatti, non è inclusa la gestione di tutte le aree verdi adiacenti gli impianti che è di circa 70.000 euro. Spesa che era, invece, inclusa nei 200.000 euro della precedente convenzione”.
Detto in altre parole, ma sempre in compagnia del vocabolario del Partito Democratico: “La scelta della Giunta Romizi dimostra che la spesa sostenuta dalle passate amministrazioni fosse già limata al massimo con l’obiettivo di risparmiare il più possibile e che non si è stati in grado di contenere i costi, ma anzi si spende quasi 50.000 euro in più rispetto a prima. Il tutto senza contare che si vuole mettere in carico alle associazioni sportive tutte le spese di mantenimento degli impianti e cura delle aree limitrofe, scelta che rischia di metterle in serie difficoltà organizzative ed economiche”.
Conclusione al vetriolo. Così come l’inizio della nota: “Purtroppo questa è l’ennesima dimostrazione che gli slogan e le strumentalizzazioni, le promesse di spending review e risparmio a poco servono se non sono accompagnate dalla capacità amministrativa e dalla competenza nel portare avanti le buone pratiche di gestione dell’ente”.