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Raccordo da incubo, il Pd perde la pazienza: "E' una trappola, il Comune intervenga"

Ecco le richieste del partito democratico alla giunta e al sindaco Romizi dopo che i cantieri di Anas hanno - di fatto - paralizzato la città

Raccordo da incubo, ogni singola mattina. Code, disagi, traffico ko e automobilisti su tutte le furie. I cantieri a ripetizione di Anas e i lavori (che, dicono dal partito democratico, di “arriveranno fino al 2017” e forse “si fermeranno sotto le festività”) mettono a dura prova Perugia e chi in città ci deve arrivare. E anche chi ci deve vivere. Così il Pd di Perugia perde la pazienza e chiama in causa il sindaco Andrea Romizi e tutta la giunta. Come? Con un ordine del giorno dei consiglieri democrat Borghesi e Mirabassi.

Le richieste sono queste: “Si impegna sindaco e giunta ad attivare tutte le tecnologie possibili per monitorare costantemente la situazione, specialmente nelle ore di punta, per evitare che la scelta di percorsi alternativi non si trasformi in una trappola per gli automobilisti e paralizzi di fatto la città con ingenti ingolfamenti sommando questa difficoltà a quelle già presenti lungo le strade cittadine, specialmente in caso di maltempo; a predisporre un piano di presidio della Polizia Municipale agli incroci principali della città, e su strade con diverso diritto di precedenza che per la loro importanza rappresentano tracciati fondamentali per il passaggio anche di mezzi di soccorso (vigili del fuoco e ambulanze da e per il Santa Maria della Misericordia) come ad esempio la strada di raccordo Ponte della Pietra, Colonnetta, Montebello, Ponte San Giovanni dove nelle ore di punta si creano quasi tre chilometri di fila e ai semafori e in tutti quei punti che più risentono delle deviazioni del traffico tutto ciò per favorire afflusso e deflusso dei mezzi; a prevedere l’uso di telecamere che monitorino in tempo reale il traffico e che possano essere consultate dai cittadini tramite sito web del Comune; ad invitare il Capo compartimento Anas Umbria, l’assessore comunale competente, il dirigente della Mobilità e il comandante dei vigli a riferire in commissione sul cronoprogramma dei lavori e sugli accordi intercorsi per la definizione dello stesso”. Insomma, tutto da rivedere, secondo il Pd.

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