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L'Osservatorio di Marco Regni | SCUOLA: firmata ordinanza, al via il 14 settembre fra banchi a rotelle e rime buccali

Sulla vicenda #scuola al tempo del covid19 calza a pennello uno degli aforismi più celebri di Ennio Flaiano "la situazione politica in Italia è grave ma non è seria". Venerdì 24 agosto la ministra Azzolina ha firmato l'ordinanza per il rientro e l'apertura della scuola al 14 settembre. Tutto bene? Nemmeno un pò. Dopo 4 giorni la scuola si fermerà per 5/6 giorni in quanto il 20 e 21 settembre si celebreranno in diverse regioni le elezioni Regionali e sull'intero territorio nazionale il Referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari (una norma irragionevole e demagogica che riduce solo gli spazi di democrazia senza alcun vantaggio per i cittadini di cui mi occuperò prossimamente su questa rubrica) ed ovviamente, al di là delle parole non esiste un piano di sezioni elettorali alternativo allo
storico utilizzo delle scuole come seggi elettorali. Ne avevo scritto già tempo fa.

Su PerugiaToday ho già scritto della scuola (https://www.perugiatoday.it/attualita/osservatorio- marco-regni-caos-scuola-coronavirus-ritorno-in-aula.html) e rispetto ad allora sono state emanate le linee guida tanto attese. Il classico esempio di montagna che partorisce il topolino scaricando tutte le scelte e le conseguenti responsabilità (anche penali) a carico dei soggetti il più lontano possibile (sia intermini fisici che reali) da coloro che hanno adottato e sottoscritto quei documenti, riassumibili in un semplice e laconico: 'Arrangiatevi'. All'interno di quelle pagine di "tutto e niente", gli italiani (almeno la maggioranza) hanno appreso
il termine 'rime buccali' cito testualmente: «Il distanziamento fisico (inteso come 1 metro fra le rime buccali degli alunni), rimane un punto di primaria importanza nelle azioni di prevenzione…».

Le rime buccali sono le labbra degli alunni. Questa settimana, la Azzolina ha precisato che il distanziamento fisico fra le rime buccali è da intendersi non in senso "statico" ma "dinamico". Non ho ben compreso il significato di questa espressione, certo fa venire in mente l'idea che siccome ci siamo inventati i "banchi a rotelle" ci si immagina il movimento dinamico degli alunni e dunque la distanza andrà misurata dinamicamente. I banchi a rotelle hanno suscitato ovvia ilarità oltre che
un ulteriore (non bastava?) grave danno all'immagine del ministro. Sul fatto che è la percezione della realtà a determinare in maniera significativa l'opinione e il consenso già ho scritto qui https://www.perugiatoday.it/politica/osservatorio-marco-regni-covid- percezione-realta-umbria-come-lombardia-contagio.html ed è emblematico in questo caso il fatto che in rete la Azzolina ha già perso con questa efficace immagine 10 a 0 palla al centro (si veda in proposito
https://twitter.com/marcoregni/status/1286968022662557696/photo/1 ).

Banchi a rotelle della cui utilità non si conosce il senso, anzi sono ben noti e immaginabili tutti i contro: problemi fisici per gli alunni, postura impossibile per i mancini, difficoltà se non impossibilità per il disegno tecnico ed artistico e via dicendo e. Si veda in proposito questa ottima riflessione: https://www.orizzontescuola.it/banchi-singoli-e-dinamici-bocciati-dal-fisioterapista- obbligano-ad-unica-postura-piccole-gabbie-producono-chiusura-relazionale-
intervista/?fbclid=IwAR1iTZ-K43zTSrnqYSK8q6erU-iqPDbpHzBuNfa64tVsAEGdo6Adj20lAQw

Non entrerò nel dibattito giuridico ed economico sull'appalto, sui tempi di distribuzione delle eventuali forniture di questi "banchi a rotelle" etc. E' una scelta assurda e come tale va bollata. Anche il ministro in Tv è stato abbastanza imbarazzante nel provarli e nel continuare ciecamente a difendere l'indifendibile. Amen.
Ciò che sorprende al 25 luglio è che 50.000 assunzioni di docenti in più vengano indicate come una scelta "eccezionale", una grande operazione, basta far di conto sapendo che gli istituti scolastici sono in realtà oltre 57.000 e senza usare il famigerato software del ministero che ha calcolato che solo (sigh) il 15% degli alunni non rientrerà in classe, e si scopre che assumeremo 1 insegnante in più per ogni istituto scolastico, non per ogni classe... Ecco lo sconcerto, la delusione e la disperazione di tanti dirigenti scolastici cui è stato scaricato tutto il peso dell'organizzazione "impossibile" della scuola.

In quasi 5 mesi al Ministero, fra consulenti e struttura dovevano preparare ben altro. Si doveva e si poteva immaginare anche il piano B di un irrobustimento della didattica a distanza all'interno del normale metodo di insegnamento. In 5 mesi sarebbe stato possibile elaborare didattiche, fornire strumenti, rielaborare programmi. Integrare cioè ciò che in maniera spontanea il mondo della scuola autorganizzandosi nell'assenza totale del ministero durante l'emergenza ha fatto in autonomia e in maniera più che decorosa. Il digitale e la scuola non si sono incontrati per caso, e questa accelerazione necessitata andava colta come un'opportunità per una integrazione efficace. Pensare di tornare a "tutto come prima" è sbagliato e segno di assenza di visione. Le ipotesi dei turni sono saltate. I trasporti scolastici con entrate differenziate hanno costi e modalità impossibili da gestire. 

In una frazione di Perugia o Gubbio di qualsiasi comune montano d'Italia, il vecchio scuolabus non può passare nell'arco di 3 ore 3 volte. Non si può organizzare così la scuola soprattutto senza poter programmare nei tempi giusti. Il sistema scolastico coinvolge direttamente e indirettamente oltre 25 milioni di cittadini: 8 milioni di studenti, 2 genitori a studente, corpo docente, personale ATA, dirigenti, segreterie, operatori delle mense, dei trasporti scolastici, nonne e nonni di ausilio. La scuola doveva essere messa al centro di ogni intervento. Non è stato così e finirà in maniera conseguente.

Ora che grazie alla Merkel - unico leader europeista convinto e capace di esercitare una grande influenza verso i paesi più ostici nei confronti del nostro Paese - insieme a Gentiloni e Sassoli, l'Italia è riuscita ad ottenere un programma di aiuti sostanzioso: 246 miliardi totali, 209 del programma netxgenerationUE (articolati in 81,4 sussidi a fondo perduto e 127,4 prestiti) e 37 del MES (a tal proposito si veda https://www.consilium.europa.eu/en/press/press-releases/2020/07/21/european-council-conclusions-17-21-july-2020/) non possiamo più compiere scelte sbagliate. Il difficile per l'Italia arriva ora. Diffondiamo e lanciamo tutti insieme questa proposta: Il 10% di queste risorse, almeno 20 miliardi, venga impiegate per scuola, università, ricerca e formazione permanente. Un impiego per investimenti (tecnologici, edilizi) e per il personale. 

Il programma non a caso è stato chiamato nextgenerationUE e infatti va usato per i nostri ragazzi, per quei giovani che poi con il loro lavoro e le tasse pagate da noi e da loro dovranno restituire questi prestiti vantaggiosi. Solo con una scelta di questo tipo potremo dire di aver compreso la posta in gioco messa in luce dall'emergenza covid19 che da dramma può tramutarsi in occasione storica per rilanciare l'Italia, un meraviglioso e straordinario Paese che in assenza di una visione seria da 20 anni è quello che cresce meno in Europa nelle fasi di crescita e quello che perde più pil in Europa nelle fasi di recessione. Solo il capitale umano può salvare l'Italia: investimenti, investimenti, investimenti su educazione, scuola, formazione, università e ricerca avanzata. L'altro investimento strategico da compiere è nell'apparato amministrativo del Paese, ma di questo parleremo prossimamente. Occorre guardare con forte preoccupazione al dibattito in corso in cui ad esempio il Ministro degli Esteri Di Maio ipotizza di usare i soldi dell'Europa per tagliare le tasse. Sarebbe folle e scellerato. Non si può usare una entrata "una tantum" per ridurre entrate correnti o per coprire spese correnti. Chi lo fa prima o poi ne paga un duro pegno.

La tentazione della "politica politicante" di usare una pioggia di 246 miliardi per bonus, mance e mancette, per pagare redditi a chi sta a casa sul divano, in parole semplici "per comprare consenso", sarà fortissima e perciò è pericolosa! Gentiloni e una persona intelligente e capace come Enrico Letta lo hanno detto in maniera chiara: occorre utilizzare subito i soldi del MES privi di condizionalità per rigenerare IMMEDIATAMENTE il sistema sanitario territoriale (telemedicina, tele diagnostica) rafforzamento degli ospedali territoriali, liberando tutte le risorse del programma nextgenerationUE per scuola e sviluppo del Paese secondo i programmi europei ben definiti.

Ps ovviamente andranno aggiornati i manuali di sicurezza e di emergenza delle scuole, andrà abolito il riferimento "in caso di terremoto infilarsi sotto il banco" (https://twitter.com/marcoregni/status/1286988213329043456/photo/1). Chiosa finale ironica per alleggerire ribadendo che "la situazione politica in Italia è grave ma non è seria". Ps2 a fine agosto, nelle linee guida, c'è scritto che il MInistero della Salute chiarirà se durante la permanenza in aula (i ragazzi che entreranno in aula) dovranno essere soggetti all'obbligo dell'uso della mascherina per tutte le ore di lezione. Ps3 Grazie, grazie, grazie ai dirigenti scolastici e agli insegnanti e ai sindaci in prima linea, per il lavoro gravoso che stanno facendo e faranno in questi giorni per riuscire, nonostante le linee guida, le rime buccali e i banchi a rotelle, a far ripartire, nel migliore dei modi, la scuola per i nostri ragazzi.

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