Frecciarossa, lo scontro su Fb tra il giornalista e l'assessore. "Non è merito vostro". "Il tuo articolo non l'ha letto nessuno"
Il Frecciarossa non è ancora arrivato alla stazione di Perugia ma già divampano polemiche, posizioni divergenti e duelli alla baionetta... come quello tra il Matteo Grandi e Fabio Paparelli
Paparelli aggiunge a riguardo della rottamazione dei vecchi sindaci over 60 e del centrosinistra: "Il punto é che non credo che le idee buone o cattive dipendano dall’etá di chi le propone, questa é una riflessione che non condivido assolutamente".
Ribatte il giornalista al politico sulla visione e sui meriti per l'Alta Velocità della Giunta regionale: "Caro assessore stiamo parlando di quella stessa maggioranza che fino a poco più di sei mesi fa sproloquiava di Media Etruria? Molto bene. Ne prendo atto, sempre più convinto delle mie considerazioni provinciali".
I toni si accendono definitivamente quando l'assessore regionale, beccato da alcuni leoni da tastiera e da altri che invece facevano legittimamente proprio il pensiero di Grandi, va all'attacco alla baionetta: "Legga bene ciò che ho scritto e ciò che ha scritto Grandi... le idee non dipendono dall'essere o meno over 60 e under 60.. era questo il senso... ma si sa... su fb... si legge troppo velocemente...Ps: ora non sarà che se abbiamo il collegamento ferroviario lo dobbiamo ad un articolo che forse nessuno ha mai letto... suvvia siamo seri e un po' di umiltà... E' come quella storia dell'avvocato: le cose sbagliate sono del governo regionale, quelle giuste di tutti meno di chi le realizza".
Il giornalista Grandi non ci sta a passare per uno che scrive al "vuoto" e bolla di arroganza l'assalto dell'assessore ternano: "Oggi l’assessore regionale Fabio Paparelli mi ha attaccato e “deriso” su Facebook sostenendo in un primo post che il merito di questo risultato era solo ed esclusivamente frutto della maggioranza in Regione e (in un secondo post che allego) che certo non potevo prendermene il merito io, essendo uno che scrive articoli che non legge nessuno. Al di là dell’arroganza, della mancanza di rispetto nei miei confronti e della clamorosa caduta di stile che denuncia una scarsa propensione all’uso dei social, le sue risposte sono contraddistinte da alcune preoccupanti, chiamiamole, amnesie".
