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Coronavirus, la Tesei lancia l'ordinanza: bus sterilizzati, disinfettanti a disposizione di tutti, limitate le visite in Ospedale

Presentata dalla governatrice Tesei l'ordinanza regionale: scuole, università e uffici pubblici resteranno aperti ma con precise precauzioni da rispettare

Le contromisure al coronavirus (anche se in Umbria, ad oggi, non si registrano né contagi né casi sospetti). Ecco le principali misure adottate dalla Regione Umbria attraverso l'ordinanza presentata nella mattinata di oggi (mercoledì 26 febbraio) dalla presidente Donatella Tesei per recepire le indicazioni del Governo Conte. Un'ordinanza, è stato spiegato, che resterà valida fino a nuovo provvedimento.

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SCUOLE E UNIVERSITÀ - Scuole, università e uffici pubblici resteranno aperti. Ma, come si legge nell'ordinanza del 26 febbraio, "devono esporre presso gli ambienti aperti al pubblico ovvero di maggiore affollamento e transito le informazioni sulle misure di prevenzione rese note dal Ministero della salute e allegate al presente provvedimento". E non è finita qui. "I familiari degli studenti minorenni e gli studenti di maggiore età dovranno inoltre segnalare immediatamente alle autorità territoriali competenti (Servizi di Igiene e Sanità pubblica) eventuali situazioni di rischio (provenienza da zone a rischio o contatti con casi o sospetti)". 

GITE SCOLASTICHE - I viaggi d'istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche "programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado sono sospese fino al 15 marzo".

OSPEDALI E UFFICI PUBBLICI - Negli ospedali e nelle strutture di ricovero residenziali e semiresidenziali, spiega ancora l'ordinanza, "devono mettere in atto misure per limitare il numero dei visitatori che accedono all'assistenza dei ricoverati" e "mettere a disposizione degli addetti e dei visitatori (così come gli uffici pubblici) soluzioni disinfettanti per il lavaggio delle mani".

TRASPORTO PUBBLICO - Le aziende di trasporto pubblico locale "devono adottare interventi straordinari di pulizia dei mezzi, con soluzioni disinfettanti e con cadenza giornaliera".

SOGGETTI A RISCHIO - Ancora dall'ordinanza: "Chiunque abbia fatto ingresso in Italia negli ultimi quattordici giorni dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come identificate dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, ovvero nei Comuni italiani ove è stata dimostrata la trasmissione locale del virus deve comunicare tale circostanza al Dipartimento di prevenzione dell'azienda sanitaria territorialmente competente (la procedura prevede di contattare il medico di base, il numero verde appositamente istituito dalla Regione 800 63 63 63 o il Numero dell'Emergenza 118)".

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