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Coronavirus, l'Umbria nel tiro incrociato del Tg1 e del ministro Boccia, Caparvi non ci sta: "Gravissimo attacco"

Secondo il deputato leghista "l'Umbria non è una regione da cui stare lontani ed è a basso rischio"

Il segretario della Lega Umbria e deputato Virginio Caparvi se la prende con il Tg1 per aver messo la regione ancora una volta tra quelle a rischio Covid19, sulla base del contestato rapporto stilato dall'Istituto superiore per la sanità e Ministero della salute.

"Ennesimo attacco del Tg1 all'Umbria. Dipingerla ancora una volta come una regione a medio, anziché basso rischio Covid, attraverso deduzioni prive di ogni evidenza scientifica, significa fare disinformazione - dice Caparvi - Una superficialità grave e insistente che sta penalizzando commercianti, operatori turistici e il sistema produttivo umbro in generale. Presenterò nelle prossime ore un'interrogazione in commissione di Vigilanza Rai. L'Umbria non è una regione da cui stare lontani. La Lega Umbria si farà sentire".

Parlandoa Mattino cinque, il ministro degli affari regionali, Francesco Boccia, ha ribadito, utilizzando lo stesso contestato rapporti che per la mobilità interregionale "dipenderà dalle condizioni della regione. Se è una regione a basso rischio, probabilmente sarà consentito lo spostamento dal 3 giugno. Oggi le regioni italiane sono tutte a basso rischio e tre a medio rischio, ma parliamo di dati che abbiamo alle spalle. Spero che la settimana prossima diventino tutte a basso rischio". Tra le regioni a medio rischio si continua ad inserire l'Umbria, quando i dati sanitari dicono l'esatto contrario.

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