Coronavirus, il decreto 'Cura Italia' pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Ma fa già discutere...
Dopo le proteste di Federconsumatori è stata la governatrice umbra Tesei a lanciare un grido di allarme, ritenendo le misure del Governo insufficienti
Dopo la firma nella notte di Sergio Mattarella, presidente della Repubblica, il decreto legge 17 marzo 2020 n.18 - ribattezzato 'Cura italia' è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale (in edizione straordinaria) ed è quindi in vigore. Un decreto da 25 miliardi, una vera e propria manovra economica, che contiene 'misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19.
Coronavirus, il decreto 'Cura Italia' in versione integrale
Il 'Cura Italia' si divide su quattro fronti principali: sostegno all’occupazione e ai lavoratori per la difesa del lavoro e del reddito; supporto al credito per famiglie e micro, piccole e medie imprese, tramite il sistema bancario e l’utilizzo del fondo centrale di garanzia; sospensione degli obblighi di versamento per tributi e contributi nonché di altri adempimenti fiscali ed incentivi fiscali per la sanificazione dei luoghi di lavoro e premi ai dipendenti che restano in servizio; finanziamento e altre misure per il potenziamento del Sistema sanitario nazionale, della Protezione civile e degli altri soggetti pubblici impegnati sul fronte dell’emergenza.
Coronavirus, il decreto 'CuraItalia': provvedimenti per famiglie, imprese e autonomi
Un decreto che in Umbria, dopo le proteste di Federconsumatori, ha suscitato anche quella di Donattella Tesei: "Così non si riparte. Decreto insufficiente e non condiviso", ha detto la governatirice al termine del consiglio regionale più difficile della storia dell'Umbria.