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Scontro in consiglio comunale, la maggioranza bacchetta l'opposizione: "Ordini del giorno su cose impossibili o già fatte"

Dura presa di posizione dei gruppi consiliari che si compattano attorno al sindaco e alla giunta

La maggioranza in consiglio comunale di Perugia fa quadrato attorno al sindaco e alla giunta e ne approva la gestione dei servizi alla città. Quanto alla minoranza, c’è solo rammarico per l’atteggiamento a parole collaborativo, ma nei fatti di pura opposizione, nonostante la crisi economica legata al Coronavirus.

La polemica si innesca sull’ordine del giorno che proponeva di eliminare le imposte comunali per il 2020, richiedere aumenti gratuiti di superfici occupabili dalle attività commerciali, implementare il fondo alimentare per i buoni spesa. La maggioranza condivide “nell’intento”, ma come amministratori della città, “non possono essere votate favorevolmente”. Perché? In primo luogo perché i risultati sono già stati raggiunti o sono in fase di raggiungimento come nel caso della richiesta di spazi per cui l’assessorato al Commercio, che ha già preso accordi con gli imprenditori; per altri gli obiettivi sono, di fatto, “impossibili da realizzarsi come il poter eliminare tasse locali senza un adeguato bilanciamento con entrate statali”.

La maggioranza si domanda e chiede all’opposizione: “Sarà, forse, che non conoscono la situazione delle casse comunali? Si distraggono durante le commissioni bilancio? D’altronde quella era una voce piuttosto opzionale per loro fino al 2014”. Altra ipotesi è quella che vederebbe l’attuale minoranza abituata “a dare garanzie piuttosto che soldi reali?”. Da qui la richieste: “Quando formuleranno nelle loro mozioni anche una proposta su quali servizi tagliare per garantire ciò che chiedono?”.

Quanto al sostegno al fondo alimentare, la maggioranza è convinta “che chi si trova in povertà debba trovare ristoro, specialmente se parliamo di necessità di cibo”. Per questo il Comune, come è successo con i fondi statali, “è pronto a fare la sua parte, ma quei soldi erano previsti per l’emergenza, quindi non si può pretendere uno stanziamento di bilancio ad hoc da parte di un ente locale come metodo ordinario”. Per i gruppi consiliari di maggioranza si tratta di individuare “il sistema da utilizzare” affinché solo assistenza, ma che consenta di “impiegare le poche risorse per progetti di rilancio attivo degli operatori economici e delle famiglie”. Compresi gli aiuti alle imprese e ai cittadini per “superare l’emergenza perché non si creino nuovi poveri”.

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