Comune di Perugia, è allarme per i precari: "Così la giunta Romizi li farà licenziare tutti"

Un pacco bomba sotto l’albero di Natale del Comune di Perugia? Il gruppo consiliare del Pd e quello dei Socialisti la pensano esattamente così. La sintesi dell’allarme lanciato dalla minoranza di Palazzo dei Priori è questa: “Ritardi dei pagamenti ai fornitori, anticipi di cassa fuori controllo e rischio licenziamento per i precari del Comune”.

Già, licenziamento. L’opposizione stila l’elenco di chi vedrà il proprio contratto (e il rinnovo) andare in cenere. Perché? “Per la prima volta nella storia il Comune di Perugia non rispetta i termini di legge per i pagamenti ai fornitori, regolarmente in ritardo rispetto ai limiti previsti dalla legislazione nazionale”. E quindi? “A pagare la mancanza di capacità amministrativa del centrodestra perugino  - scrivono i consiglieri Tommaso Bori, Nilo Arcudi e Diego Mencaroni - saranno, purtroppo, i lavoratori e i precari dell’ente”.
Ancora, perché nei meandri del Comune spunta qualcosa messo nero su bianco. L’allarme, dicono dall’opposizione, è più concreto che mai: “Con una mail indirizzata a sindaco e assessori, la segreteria generale del Comune di Perugia ha evidenziato la grave problematica relativa al mancato rispetto dei limiti di legge per i pagamenti ai fornitori. In particolare  - prosegue la nota - viene sottolineato come il mancato rispetto del limite legale potrà comportare, per i servizi che in tutto o in parte vengono oggi erogati anche mediante ricorso al personale non di ruolo, tagli molto problematici per l’utenza”. In sintesi: addio contratti a tempo determinato.

Ma dicevamo dell’elenco. La nota prosegue così: “Il divieto del rinnovo dei contratti, sulla base della ricognizione operata dalle Risorse Umane, riguarderà in primis il personale attualmente utilizzato con rapporti di lavoro flessibile per garantire il funzionamento dei servizi educativi e scolastici, le mense comunali, diversi uffici comunali, le segreterie politiche, il progetto Home Care e le attività di rilevazioni statistiche”.
Più nel dettaglio, parliamo  di “27 incarichi di Istruttori socio educativo assistenziale, in scadenza il 22 dicembre prossimo”, più “le assunzioni necessarie per far fronte alle assenze brevi del personale in servizio, ogni settimana circa 3/4 unità” per i servizi scolastici,  di “10 persone con mansioni di bidello cuoco” per le mense, dei “15 lavoratori interinali, inquadrati in categoria C1, in scadenza il 31 dicembre 2015” per gli uffici comunali, di “41 collaboratori delle segreterie degli organi politici” – di cui 8 termineranno il rapporto di lavoro il prossimo 31 dicembre, 2 nel corso del 2016 e 31 il 31 dicembre 2016 - , di “3 unità di personale, di cui 1 con inquadramento in categoria D1 e 2 in categoria C1 per il progetto Home Care” e “40 contratti di collaborazione continuativa e coordinata per le attività di rilevazione statistica e il censimento della popolazione e delle abitazioni”.

Come se non bastasse, denuncia accora l’opposizione, “ultimo e tragicomico esempio del disastro di governo del centrodestra è quello dell’intensa propaganda della giunta Romizi che ha aspramente e strumentalmente criticato i precedenti bilanci per l’anticipazione di tesoreria”. Perché? “Nei primi anni dell’amministrazione di centrodestra  - sottolineano Pd e Socialisti - le anticipazioni sono arrivate ad oltre 34 milioni di euro con interessi calcolati a più di 1.200.000 euro, pari a più di 100 mila euro al mese”. Più la storia dei fornitori e i contratti a tempo che si sbriciolano. “Interi settori e servizi messi in crisi dalla incapacità di questa amministrazione, gli errori di Romizi e del centrodestra ricadono sulla pelle di tutti noi. Insomma, il sindaco e la giunta sbagliano, ma a pagare sono i lavoratori, i precari e i cittadini”. Buon Natale.