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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Una Rosa per Norma Cossetto, al Parco Martiri delle Foibe la cerimonia in ricordo della giovane studentessa istriana uccisa nel 1943

"Oggi quindi deponiamo una rosa rossa per lei: qui dentro c’è lo spirito di Norma Cossetto ed il suo sangue unito a quello di tanti altri italiani trucidati”

E' andata in scena al Parco Martiri delle Foibe a Madonna Alta di Perugia la manifestazione “Una rosa per Norma Cossetto”, promossa in tutta Italia dal Comitato 10 Febbraio per onorare la memoria della giovane studentessa istriana, seviziata e uccisa nel 1943 dai partigiani di Tito. L’evento, giunto alla quarta edizione, fa seguito alla cerimonia di inaugurazione della via intitolata a Norma Cossetto, avvenuta lo scorso anno a Perugia, in zona Monteluce in occasione delle celebrazioni del 10 Febbraio.  Quest’anno più di 200 città italiane, tra cui Perugia, hanno già aderito all’iniziativa, il cui slogan è “Una scelta d’amore”, la stessa che fece Norma Cossetto scegliendo di rimanere italiana, decisione che pagò con la vita.”

All’evento, patrocinato dal Comune di Perugia; hanno partecipato l’assessore alla Cultura Leonardo Varasano, i consiglieri comunali Roberta Ricci, Michele Nannarone, Riccardo Mencaglia, Paolo Befani, Alessio Fioroni, Luca Valigi e Lorenzo Mattioni, il presidente dell’Associazione Fiumani Italiani nel Mondo Franco Papetti, La coordinatrice del Comitato 10 Febbraio Raffaella Rinaldi.

“E’ il quarto anno che compiamo questo gesto -ha spiegato l’assessore Varasano – un ricordo ulteriore della tragedia delle foibe oltre a quello riconosciuto dallo Stato italiano e celebrato in tutto il Paese il 10 febbraio. Un gesto, quello odierno, che va in continuità con l’inaugurazione lo scorso anno di una via alla memoria di Norma Cossetto, donna uccisa in maniera terribile a soli 22 anni”. Con la cerimonia di oggi – ha proseguito l’assessore – vi è tuttavia la volontà di ricordare non solo Norma Cossetto, ma le tante donne italiane infoibate o costretto a subire l’esodo, ed ancora le studentesse e le insegnanti: insomma le donne vittime di violenza.

Nella vicenda istriana – chiarisce Varasano – ritorna terribilmente la ragione della storia, ossia la volontà di colpire soprattutto chi aveva la sola colpa di essere italiano. “Quella di oggi è una manifestazione che ha un valore storico e politico, per ricordare le tante tragedie che la persona di Norma Cossetto assommava in sé. Oggi quindi deponiamo una rosa rossa per lei: qui dentro c’è lo spirito di Norma Cossetto ed il suo sangue unito a quello di tanti altri italiani trucidati”.
 

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