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Università di Perugia, le immatricolazioni aumentano del 45%: "Nuovi studenti da tutte le regioni"

Il Rettore: "Studenti e famiglie, in gran numero, ci hanno consegnato le loro ambizioni, i loro talenti, le loro aspettative per il futuro"

"Siamo tornati a essere una università nazionale di dimensione europea". L'Università degli Studi di Perugia, nell'anno della pandemia del coronavirus, registra un incremento di immatricolazioni per il 2020-2021. E, dati importanti, "gli iscritti arrivano da tutte le regioni italiane, nessuna esclusa" e "la crescita ha riguardato tutti i 16 Dipartimenti dell’Università degli Studi di Perugia". 

Detto con le parole del Rettore dell'Unipg, Maurizio Oliviero: "Da quest’anno accademico la forza pulsante della nostra Università accresce notevolmente. Studenti e famiglie, in gran numero, ci hanno consegnato le loro ambizioni, i loro talenti, le loro aspettative per il futuro. Abbiamo ottenuto un grande risultato". 

In numeri, invece, suona così. I dati sulle immatricolazioni, consolidati ma non ancora definitivi (le immatricolazioni sono state prorogate al 9 novembre), registrano "9.236 nuovi iscritti ai Corsi di Laurea, alle Scuole di Specializzazione e ai Dottorati, con un incremento del 45% rispetto ai 6.351 riscontrati lo scorso anno alla stessa data". Il numero netto delle matricole iscritte ai soli Corsi di Studio "è 9.047, di cui il 60% donne e il 40% uomini". E ancora: il 42% sul totale di nuovi iscritti provenienti da fuori Umbria. L'incremento, spiega ancora l'Università, "è di 2.800 matricole rispetto al 20 ottobre 2019, pari al +44,5%". Per quanto riguarda la quota di studenti stranieri, "che a oggi raggiunge il 4,5%", il Rettore aggiunge "che si tratta di una percentuale destinata ad aumentare in virtù del fatto che molti giovani sono in attesa delle autorizzazioni relative alle norme anti-Covid da parte dei rispettivi governi nazionali". 

L'incremento delle immatricolazioni ha riguardato tutti i 16 Dipartimenti dell’Università degli Studi di Perugia, "di cui quattro hanno riscontrato un aumento addirittura superiore al 30%". Ovvero: "Si tratta del Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie, del Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione, del Dipartimento di Medicina Sperimentale e del Dipartimento di Scienze Farmaceutiche", spiega il Rettore. 

Nove Dipartimenti dell'Università degli Studi di Perugia su 16 "hanno avuto un incremento di immatricolazioni superiore al 15%: Chimica, Biologia e Biotecnologie; Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione; Ingegneria Civile ed Ambientale; Matematica e Informatica; Medicina; Medicina Sperimentale; Scienze Farmaceutiche; Scienze Giuridiche; Scienze Politiche". 

Il perché dell'aumento delle immatricolazioni? Il Rettore mette sul tavolo alcune motivazioni: "La scelta di privilegiare la qualità sulla quantità", spiega. E anche "l’estensione della “no Tax area” a 30.000 euro di Isee, una decisione coraggiosa e un investimento importante su cui credo fermamente che dovremo scommettere, come Ateneo e come paese anche in futuro, perché il Diritto allo studio è il cardine della nostra proposta di università".

Per Olviero hanno contribuito anche "la capacità di intercettare nuove dinamiche formative, che proseguirà in futuro con particolare attenzione alla sede di Terni", "la qualità e la capillarità delle attività di comunicazione e informazione, anche rispetto alle nostre grandi eccellenze e degli eventi di orientamento a distanza, frequentatissimi dalle aspiranti matricole" e "l’ottima collaborazione con la Regione Umbria, con la Presidente Tesei e con i Comuni, sia sul piano strategico sia su quello operativo, perché l’Ateneo fa parte del patrimonio di questa Regione e dobbiamo continuare a collaborare per assicurare qualità dei servizi e sicurezza. Vorrei che innanzi tutto la città di Perugia, ma poi l’intera regione si riunisse nell’orgoglio per questo successo, perché esistono delle traiettorie di speranza quando una comunità riscopre il senso di appartenenza e di dignità e noi siamo una comunità straordinaria".

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