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Terremoto Centro Italia, cinque anni dopo: "Ricostruzione e rigenerazione della comunità"

L'incontro a Norcia cinque anni dopo il 30 ottobre del 2016: "Molto è stato fatto, tanto ancora c’è da fare"

Terremoto Centro Italia, cinque anni dopo. “Oggi è un giorno dedicato al ricordo di quanto accaduto cinque anni fa, al dramma che ha invaso le vite di tanti cittadini. Ma al tempo stesso è anche momento per guardare al domani, alla rinascita di questi splendidi territori. Ed per questo che ci siamo adoperati sin dal nostro insediamento, appunto per accelerare la ricostruzione”. È quanto ha affermato la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, presente oggi nelle zone colpite dal Sisma, tra cui Norcia e Cascia.

“Stiamo ottenendo buoni risultati – ha aggiunto Tesei -, ma dobbiamo continuare, anche insieme al Commissario straordinario per la ricostruzione Giovanni Legnini, e agli amministratori locali, ad adoperarci affinché si riesca ad avere tanto la ricostruzione materiale quanto una rigenerazione delle Comunità, ricreando socialità, facendo tornare i giovani nelle zone del cratere, contribuendo alla ripartenza dell’economia. In tal senso stiamo lavorando, con progetti concreti e interlocuzioni con il Governo, affinché si possano creare, accanto alla ricostruzione pubblica e privata, le condizioni per rendere sempre più attrattive le zone interne, fornendole, ad esempio, di maggiori servizi per comunità ed imprese e colmando – ha concluso la presidente - quel gap infrastrutturale che da sempre caratterizza i territori dell’Appennino”. 

Per il presidente della Provincia di Perugia, Sandro Pasquali, "le aree colpite di Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, a distanza di cinque anni stentano ancora a trovare la via maestra per la ricostruzione. Molto è stato fatto, tanto ancora c’è da fare". Per Pasquali bisogna "sollecitare la messa in campo di tutte le risorse economiche necessarie per la definitiva ricostruzione delle aree del cratere. La Provincia sarà sempre a disposizione, pronta a
fare la propria parte con energia, competenza e volontà". 

Per il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini, "il punto sta nei tanti progressi che in appena un anno, da quando si è insediato il commissario Legnini, si sono fatti. Ma occorre proseguire, accelerare, dare soluzione. Bisogna cogliere, come ha sottolineato lo stesso Legnini, l’opportunità di accompagnare la ricostruzione con i fondi per lo sviluppo, con il Pnrr. Ecco allora che alcune priorità sono state tracciate, sono state evidenziate anche in quell’occasione, come la semplificazione burocratica, la possibilità di assumere il personale che ha lavorato alla ricostruzione, di rifinanziare le risorse stanziate all'inizio del percorso della ricostruzione privata. Centrale, la proroga del Superbonus al 110%. E la necessità di prorogare, almeno fino al 31 dicembre 2024, la durata dello stato di emergenza e della gestione commissariale, così da consentire la programmazione dei complessi, e ancora numerosi interventi da realizzare sui territori".

 

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