Pomeriggio movimentato in casa Umbria Mobilità: acquisiti altri documenti, forze dell'ordine in azione

Una giornata movimentata, a quanto sembra negli uffici di Umbria Mobilità e in quelli di BusItalia, il nuovo gestore del trasporto pubblico in Umbria. Non ci sono conferme ufficiali, ma neanche smentite, su un possibile passaggio della Guardia di Finanza all'interno delle sedi in questioni. Bocche cucite da parte degli inquirenti e delle istituzioni umbre. Ma qualcosa è arrivato anche all'orecchio del gruppo del Movimento 5 Stelle in Regione che ha preso la palla al balzo per rilanciare la sua battaglia sugli sprechi e sulla gestione del trasporto pubblico.

"Il M5S aveva già inviato alle Autorità competenti - hanno scritto Liberati e Carbonari - un primo esposto in merito alla gravità delle condizioni di Umbria Mobilità: per questo non possiamo che rallegrarci delle verifiche odierne in atto. E' ora che sia fatta piena luce". E ancora: "Il M5S dà il benvenuto alla Guardia di Finanza nella sede di Umbria Mobilità e negli uffici di BusItalia. Fonte di esecrabili buchi finanziari, nonché di autentiche voragini cui tutti i cittadini umbri sono stati chiamati a intervenire per il risanamento dovuto alle gravissime responsabilità di pochi dirigenti. L'ultimo segnale del naufragio definitivo delle politiche trasportistiche regionali: anzi, possiamo ben dire che, 46 anni dopo la costituzione della nostra Regione, la situazione generale al riguardo sia solo peggiorata, come indica lo sfascio generale delle infrastrutture e dei relativi servizi in Umbria".

Da quanto si apprende, da fonti non ufficiali, anche la Squadra Mobile ha collaborato alla "visita" negli uffici regionali e di Umbria Mobilità. Sarebbero stati fotocopiati diversi faldoni e documenti riguardanti l'attività della società negli anni 2011-2012. L'inchiesta è stata aperta da tempo dal Pm Manuela Comodi. Non sono stati forniti altri particolari.