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“Pretendi un’altra Perugia”: il manifesto generazionale degli studenti in vista delle amministrative

Ferdinandi: “Le generazioni che ci precedono hanno smesso di pensare alle generazioni che vengono dopo”

“Gli eroi sono tutti giovani e belli” cantava Francesco Guccini nella sua ballata del 1972. Quella stessa canzone, la Locomotiva, oggi sarebbe stato il miglior sottofondo musicale per l’incontro organizzato da Udu perugia, nella sede del circolo Porco rosso.
In questo giovedì 22 febbraio, gli studenti hanno lanciato la campagna “Pretendi un’altra Perugia” che rappresenta il loro impegno in vista delle elezioni amministrative. 

Precariato, sanità, aggregazione e mobilità, sono questi alcuni dei temi che vogliono mettere al centro della discussione con i candidati per le comunali. Vista la presenza all’incontro di Vittoria Ferdinandi, candidata a sindaca per il centrosinistra, l’equazione risulta banale. 

Nicholas Radicchi coordinatore Udu Perugia ha spiegato che negli ultimi dieci anni l’amministrazione Romizi ha ignorato le istanze e le proposte delle organizzazioni studentesche giovanili: “Ci siamo sentiti messi da parte come se questa città non fosse a misura di giovani. Come se fossimo un ostacolo per le politiche del Comune. - continua Radicchi - Credo sia necessario fare di tutto per rovesciare questo pensiero, questa narrazione che ci dipinge come un elemento problematico”. 

La precarietà giovanile è fra i primi punti del loro programma. Gli studenti che frequentano i due atenei della città sono costretti a cercare opportunità lavorative altrove a causa della mancanza di prospettive locali e questa è di certo un’altra tendenza che vogliono invertire. 

Lorenzo Moscioni, coordinatore di Porco Rosso, immagina una Perugia dove studentesse e studenti possano vivere dignitosamente. Migliorare la sanità pubblica è un elemento fondamentale per raggiungere questo obiettivo, come anche una buona aggregazione che vada oltre il ragionamento di degrado e movida. 

Pretendi un’altra Perugia

Altro tema importante è quello del benessere psicologico, peggiorato in maniera drastica dopo la pandemia. Richiedono quindi più servizi per la salute mentale e che l'argomento non venga sottovalutato. A tal proposito si è espressa anche Vittoria Ferdinandi che ha parlato dell'importanza di abbracciare la vulnerabilità e riconoscere la propria fragilità come una forza. 

Alessandro Vergoni di Altrascuola Perugia ha invece posto l’accento sulla mobilità pubblica e sul diritto all’abitare, sottolineando quanto sia difficile per gli studenti trovare un appartamento a prezzi accettabili e ancora più arduo spostarsi con i mezzi pubblici quando si vive in periferia. 

Dopo aver ascoltato i rappresentanti delle associazioni studentesche Ferdinandi ha sottolineato: “Per me siete il pezzo migliore di questa città e se dovessimo andare ad amministrare voi sareste i primi interlocutori con cui cercare di ripensare il futuro di Perugia”. 

E ancora: “La nostra generazione, e soprattutto quelle che ci hanno preceduto, sono finite dentro la logica - o tu o io - che è la logica vincente di un certo sistema economico e sociale. Le generazioni che ci precedono hanno smesso di pensare alle generazioni che vengono dopo, hanno cominciato a pensare agli spazi, alla terra, al lavoro, come qualcosa che gli veniva dato in eredità e non come qualcosa da restituire. Oggi dobbiamo tornare a costruire una logica del noi” ha concluso la candidata. 

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