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Perugia, Pd all'attacco della giunta Romizi: "Il Comune cestina il progetto di recupero del teatro Turreno"

Il segretario Cristofani: "Una triste certezza accompagna l’esperienza di governo della giunta Romizi a Perugia: non lascerà nessun segno nella vita e nella storia di questa città, in particolar modo nel centro storico"

Turreno, che si fa? "Il progetto di recupero dell’ex cinema è stato cestinato e i fondi dirottati altrove". Parole del segretario comunale del Pd di Perugia, Sauro Cristofani, che carica verso la giunta Romizi e il Comune: "Una triste certezza accompagna l’esperienza di governo della giunta Romizi a Perugia - rincara - : non lascerà nessun segno nella vita e nella storia di questa città, in particolar modo nel centro storico". E ancora:  "Non c’è solo disappunto da parte nostra, ma c’è grande preoccupazione". Per Cristofani "se si aggiunge a questa opzione la totale insipienza con cui si è condotta la ipotetica rigenerazione del mercato coperto e la ricorrente e annuale inaugurazione di San Francesco al Prato, senza che questo immobile possa essere effettivamente fruito dalla nostra comunità, siamo invece  in presenza di una stagione che può essere solo sintetizzata con una parola: fallimento".  

Di più: "In questi anni – ancora Cristofani - abbiamo assistito solo a fantasiose e pittoresche costruzioni verbali ma sul piano concreto nulla ha fatto un vero passo in avanti. Dagli Arconi al Turreno è lunga la strada della insipiente azione di governo della città". Sul recupero del Turreno, prosegue, "si era creata una sintonia frutto di una azione popolare che aveva incontrato la disponibilità della Regione e di altre istituzioni come la Fondazione Cassa di Risparmio che oggi si trovano a dover prendere atto di una scelta incomprensibile e nei fatti a tutt’oggi irrimediabile. Si era invocata una progettualità architettonica di livello internazionale come compete ad uno spazio a cento metri dalla Fontana maggiore. Uno spazio che potesse dare respiro e modernità al consumo culturale delle nuove generazioni cercando soluzioni in grado di restituire a Perugia il suo ruolo nella cultura italiana e nella crescita civile di tutta la comunità. Non è stato così e il danno pare davvero irreparabile". 

Che fine faranno i soldi? Ancora Cristofani: "I fondi dell’Agenda Urbana che la Regione aveva dato per il Turreno, la giunta Romizi ha deciso di dirottarli altrove, su interventi minori, una scelta che accompagna tutta l’esperienza del Comune di Perugia nell’attuazione dei progetti dell’Agenda Urbana". E di nuovo all'attacco: "Negli anni Perugia si è distinta come il Comune che ha cambiato idea più spesso negli obiettivi da finanziare, e tra quelli con tasso di attuazione più basso, a testimonianza di una incapacità progettuale e gestionale, una inadeguata visione sia per quanto concerne lo sviluppo urbanistico e funzionale, sia per gli indirizzi di natura economica che garantiscano un contributo al suo sviluppo economico". No, non è ancora finita: "Il Comune di Perugia - evidenzia il segretario dem - , per aggiungere danno alla beffa, non ha nemmeno aderito come tutti gli altri Comuni alla piattaforma digitale comune per l’implementazione della strategia smart city, fornita gratuitamente perché open source come da direttiva ministeriale; errore riconosciuto anche dall’attuale assessore regionale Fioroni".

Così si passa alle interrogazioni. Una in Comune, l'altra in Regione. Perché, aggiunge il consigliere comunale Nicola Paciotti, "l’elenco è davvero lungo e mette in discussione una delle parti più delicate e strategiche per il futuro della intera città, il suo centro storico. Lo spazio storico della città è un valore identitario per tutta la comunità, un contenitore per le attività economiche che ci vivono, l’area su cui si basa il maggiore attrattore turistico di Perugia: la sua dimensione culturale. Aver scelto di rinunciare al recupero del Turreno significa rinunciare a dare nuova linfa vitale a questi capisaldi della vita di Perugia. E per questo  abbiamo presentato, con la capogruppo Sarah Bistocchi e  tutto il gruppo consiliare, una interrogazione per avere spiegazioni". Il segretario regionale del Pd dell'Umbria, Tommaso Bori, annuncia un'interrogazione in Regione "per avere chiarimenti sulla gestione dei fondi europei da parte dell’ente e notizie sulle tempistiche di attuazione".

Conclusione con vista sulle urne elettorali: "Il Pd come sempre nella sua storia – parola di Cristofani - intende essere il partito degli interessi della città e si farà carico nei prossimi mesi di elaborare una propria proposta che vada nella direzione di dare risposte  alle vere esigenze della città".

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