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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Cartellino rosso all'assessore Vinti e al leghista Cirignoni: rissa sfiorata

Non solo allo stadio accadono atti e provocazione da censurare. In Consiglio regionale, durante la seduta, hanno dovuto dividere l'assessore Vinti e il capogruppo della Lega che ha rovesciato sul banco tutte le interpellanze a cui da tre anni non è stato mai risposto. Sono dovuti intervenire i "colleghi"

La politica di casa nostra è ridotta veramente male. Anzi malissimo. Oggi il consiglio regionale è stato trasformato come in un qualsiasi dopo partita. Con opposte tifoserie pronte a fronteggiarsi. Certo non sono stati lanciati sassi - come tra ascolani e perugini - ma le parole pronunciate e gli atti provocatori portati avanti dagli eletti del popolo forse hanno fatto più danni. Si è sfiorata la rissa tra l'assessore Stefano Vinti e il capogruppo della Lega Nord, Gianluca Cirignoni.

Il leghista, per dimostrare il proprio malcontento nei confronti della giunta "che - ha detto in aula - non risponde a una serie di mie interrogazioni da tre anni", ha rovesciato una scatola con i testi delle  interrogazioni sul tavolo dove siedono i componenti della giunta regionale. 

Una provocazione che invece di essere presa come tale ha visto la reazione smodata dell'assessore Vinti: sono stati poi i commessi d'aula ed alcuni consiglieri di vari schieramenti a frapporsi fra i due. E sono volate parole grosse: "Fascista...fascista". E la risposta: "Fascista tu, anzi fascista e comunista". Il tutto mentre l'Umbria affoga. Per dirla con le parole di Moretti. Continuiamo a farci del male. 

Vinti ha spiegato la propria reazione "con la tensione provocata da una modalita' inusuale messa in atto (da Cirignoni, ndr) per far valere le proprie ragioni. Chiedo scusa per il mio comportamento. E riconosco che una risposta tardiva ai quesiti di chi interroga può impedire che si esplicita in maniera efficace e tempestiva quella funzione di controllo che è in capo ad ogni singolo consigliere".

 Chiusi gli interventi, Brega ha espresso "l'auspicio che quanto successo non accada più in quest'aula", poi Vinti si è recato verso il banco di Cirignoni e i due si sono stretti la mano.

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