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La Provincia di Perugia approva il bilancio: "Cinque milioni per strade e scuole"

Con sette voti favorevoli, uno contrario (Enea Paladino) e tre astenuti (Giampiero Panfili, Floriano Pizzichini, Massimo Perari) il Consiglio provinciale di Perugia ha approvato il Bilancio di previsione 2016-2018

Con sette voti favorevoli, uno contrario (Enea Paladino) e tre astenuti (Giampiero Panfili, Floriano Pizzichini, Massimo Perari) il Consiglio provinciale di Perugia ha approvato il Bilancio di previsione 2016-2018. Il documento contabile era stato presentato aveva ottenuto il parere favorevole da parte dell’Assemblea dei sindaci. E’ stato il Presidente della Provincia Nando Mismetti che nel suo discorso ha spiegato ai presenti le enormi trasformazioni avvenute nell’Ente negli ultimi due anni.

“Ci ritroviamo nella stessa data dell’anno scorso – ha esordito Mismetti -, ad approvare un bilancio di previsione dieci giorni prima della fine dell’anno. Questi sono stati anni difficili per la Provincia che in queste ore chiude la partita del passaggio dei dipendenti ad altri enti raggiungendo il famoso esuberi zero. La chiusura di questo processo, che ha visto tante persone rimettere in gioco la propria vita professionale, ha portato allo sblocco delle assunzioni nei Comuni. In due anni i tagli imposti dal governo alle Province sono stati molto gravosi. Per darvi un’idea nel 2012 la spesa corrente utile agli adempimenti delle proprie competenze è stata di 120 milioni, quella del 2015 è di 64 milioni. Per portare il bilancio in equilibrio sono serviti vari provvedimenti,  senza dimenticare che il quadro generare dell’Ente rimane di grande difficoltà. Quello che ci fa ben sperare per il 2017 è il ricavato di circa 5 milioni di euro dalla vendita dell’edificio della ex Procura della Repubblica. Questi proventi saranno investiti nella manutenzione ordinaria di strade e edifici scolastici. Su questi ultimi è molto aumentata la sensibilità dell’opinione pubblica, è come se si fosse riaperta una ferita, serve quindi investire sulla sicurezza degli edifici scolastici. Il voto del referendum conferma la Provincia come livello costituzionale, sarà necessaria la riapertura di un discorso sul ruolo concreto della Province, personalmente – conclude Mismetti - credo che sia fondamentale parlare di un coinvolgimento maggiore dei sindaci dei comuni della provincia per perfezionare il funzionamento di un Ente che i cittadini non hanno voluto eliminare”. 

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