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Elezioni 2014 a Perugia, Movimento 5 Stelle lancia le primarie per il sindaco dei loro sogni

Hanno deciso di anticipare tutti: parola ai cittadini per individuare il candidato a sindaco ma anche tutti i rappresentanti da mettere in lista. Mentre il Pd è rinchiuso nei congressi e il Pdl si trova partito e centrodestra diviso

Il Movimento 5 Stelle di Perugia fa sul serio dopo aver solcato tutto il territorio comunale con feste, dibattiti e incontri - l'ultimo sulla mobilità il 5 ottobre -. Il movimento ha annunciato le primarie entro il mese di novembre per scegliere il candidato sindaco e i consiglieri che andranno a comporre la lista di supporto per il Consiglio Comunale. Tutto questo mentre il centrodestra è ancora alle prese con trattative interne per scegliere il candidato - si cerca un nome forte esterno - e il Pd è indeciso se fare oppure no le primarie per confermare e sostituire il sindaco Wladimiro Boccali - Guasticchi vuole primarie ovunque - ed è alle prese con i congressi locali, regionali e nazionali.

Il Movimento 5 Stelle, dunque, forte del consenso del 30 per cento preso alle ultime politiche a Perugia vuole anticipare tutti per dare inizio ad una campagna elettorale lunga per ascoltare e farsi conoscere da tutti i cittadini di Perugia.  "La data, le candidature e le modalità per l'elezione saranno presto visibili nei canali di comunicazione ufficiali del movimento. I Cittadini del Movimento 5 Stelle sono pronti a riprendersi la Città": hanno scritto gli uomini e le donne del Movimento 5 Stelle di Perugia, attivo dal 2006 con il meetup 53, con sede in via L. Spagnoli 4. Grillini della prima ora anche quando erano pochi, esclusi e fermi ad una percentuale da 2 per cento. Ora il mondo è cambiato e il movimento sta facendo gola a molti...soprattutto per quel 30 per cento che ha prodotto 3 deputati. Il gruppo sta decidendo le modalità delle primarie: prevale la linea di votazioni sia online che con dei veri e propri seggi sparsi su tutto il territorio comunale. Una formula per far scegliere il numero maggiore di cittadini.

Intanto il M5S continua la sua battaglia contro quello che definiscono il regime dell'Umbria. Bordate grosse lanciate direttamente alle politiche culturali della Giunta Boccali considerate finalizzate solo al consenso elettorale: La prima direttiva è quella di una raffica di eventi con cui costruire una vetrina, sgargiante ma effimera, del proprio operato. Alcuni di questi eventi sono veramente di qualità  e di risonanza nazionale, come Umbria Jazz per i quali il comune di Perugia garantisce solo il consueto patrocinio. Altri sono dei veri fallimenti promossi direttamente dall'amministrazione, come il Perugia City Festival, che attirano solo polemiche a livello nazionale. Altri sono veri e propri accrocchi culturali  a basso costo, tipo Fare Night, senza alcun' idea di conduzione artistica se non quella dell'assessore Cernicchi. Altri ancora, infine, sono vere e proprie macchine per il consenso elettorale".

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