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La Perugia dell'assessore Severini: "Con un altro modello di cultura più turisti e più 'buona' fama'"

Torna a parlare dei progetti presenti e futuri per conquistare turisti, rafforzare l'identità cittadina e attraverso la cultura dare lavoro e creare nuovo lavoro. L'annuncio del nuovo Museo del Medioevo e il lancio della rievocazione storica

“Lo sviluppo economico e turistico di Perugia debbano passare per la Cultura e per i suoi fondi, con la quale è mia convinzione che non solo si possa mangiare ma vivere": l'assessore al turismo e alla cultura Teresa Severini ha ribadito quale sia la sua strategia per rilanciare il capoluogo umbro. E lo ha fatto tornando a spiegare alla minoranza come sono stati investiti i denari (un milione di euro) ottenuti con la nomina di "Perugia, capitale italiana della cultura", un premio di consolazione dopo la sconfitta per la Capitale Europea 2019. "Il mio obiettivo è quello di portare fuori Perugia, di farla conoscere, attraverso iniziative che abbiano una rilevanza internazionale, che le conferiscano un’immagine positiva, contrariamente a quanto è successo negli ultimi anni”

Un esempio significativo di questo, secondo l’assessore, è stata la mostra Panza di Biumo (che terminerà l’8 novembre prossimo), che è stata realizzata con grande sforzo e professionalità dall’Assessorato, senza il supporto di agenzie esterne, con un dispendio di risorse economiche limitato rispetto a quello che avrebbe richiesto, portando prestigio alla città perché. Infatti secondo gli esperti internazionali di arte contemporanea, si tratta di una mostra eccezionale allestita eccezionalmente in una piccola città come Perugia e che, anche grazie ai tanti eventi collaterali che sono stati organizzati, ha dato spazio e opportunità di lavoro e visibilità a giovani artisti e laureati.

"Con i fondi di Capitale Italiana della Cultura abbiamo voluto utilizzarli per la città, distribuendoli su varie zone 
della città stessa e per iniziative che avessero una prospettiva in termini di futuro, al fine di creare un tessuto sul quale ricostruire o sollecitare ulteriori nuove progettualità, in un’ottica di sviluppo continuo. Abbiamo speso parte del fondo per il Teatro Pavone per un adeguamento tecnologico che ne permetta un utilizzo diverso, ne aumenti cioè le potenzialità di utilizzo. E a breve presenteremo la rievocazione storica per Perugia dopo anni di ricerca. Non sarà un evento calato dall'alto ma da condividere con i perugini”.

L’assessore ha ribadito il lancio del Museo del Medioevo: "che non sarà legato solo all’epoca medievale di Perugia ma a tutta la sua storia né sarà un museo chiuso in se stesso, quanto piuttosto dinamico, dotato di moderne tecnologie per una migliore fruizione della storia della città, un luogo di cultura, legato ai giovani e aperto al futuro con la forza della consapevolezza storica e non nostalgico rispetto ad un passato che fu". 

“Tutte queste iniziative –ha specificato l’assessore Severini- servono per creare opportunità di lavoro per i giovani, per le imprese del territorio, per rinsaldare i legami tra il centro e la periferia, favorire un dialogo intergenerazionale, aumentare la consapevolezza dei perugini sulla loro città e sviluppare il turismo".

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