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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Patto tra sindaco e amministratori di condominio per cancellare covi, affitti in nero e "bordelli"

Il protocollo andrà incidere soprattutto sui quartieri a rischio criminalità, primo fra tutti Fontivegge. Ecco in cosa consiste e che benefici porterà alle forze dell'ordine, al Comune e ai cittadini onesti

La sicurezza urbana passa anche attraverso la collaborazione e lo scambio di informazione tra il Comune, la Polizia Municipale e gli amministratori di condominio che operano a Perugia. Un nuovo rapporto che permetterà di evitare appartamento-covi, appartamenti-laboratorio della droga o utilizzati dal mercato del sesso. 

Da qui la decisione di firmare un protocollo tra gli amministratori di condominio e l'amministrazione comunale del sindaco Romizi che consentirà sia uno scambio di dati anagrafici su tutti i soggetti affittuari o proprietari presenti nei condomini che l'approdo agli uffici comunali di tutti gli esposti, reclami e segnalazioni da parte dei residenti a cui si dovrà dare una risposta immediata e risolutiva. 

Il protocollo prevede anche di garantire il rispetto "di leggi e regolamenti con particolare riguardo a fenomeni criminosi che ingenerano allarme sociale come sfruttamento della prostituzione, favoreggiamento dell’immigrazione, presenza di stranieri non segnalati all’autorità, esercizio abusivo di attività, presenza di lavoratori abusivi, spaccio di sostanze stupefacenti". Fondamentale in questo caso sarà il ruolo della Polizia Municipale per controlli e interventi anche con la collaborazione di Polizia e Carabinieri. 

L’assessore Diego Wagué ha spiegato che gli amministratori di condominio potranno segnalare al Comune tutte le situazioni anomale che verranno rilevate all’interno degli immobili, con particolare riguardo ai cosiddetti affitti in nero. Ciò in conseguenza della cosiddetta “anagrafe condominiale”, prevista ex novo da una legge del 2013, che consente agli amministratori di verificare a quale titolo le persone siano presenti nelle singole unità immobiliari.

Il protocollo andrà incidere soprattutto sui quartieri a rischio criminalità, primo fra tutti Fontivegge. “Questa - ha spiegato l'assessore all'urbanistica Emanuele Prisco - è una risposta necessaria al degrado riscontrabile in alcune aree di Perugia, favorito, troppo spesso, da presenze inquietanti all’interno delle case. Oggi, in sostanza, la sinergia tra le parti e l’utilizzo di dati incrociati consentirà alle stesse forze dell’ordine, che giornalmente sono impegnate nel contrasto alla criminalità, di poter avere a disposizione strumenti utili ai fini del presidio e del controllo del territorio. Il messaggio che oggi vogliamo inviare alle presenze non gradite deve essere chiaro: nessuno pensi di poter venire a Perugia per delinquere, perché ciò non sarà più consentito”.

I rappresentanti dell'associazioni di condomini Alac e Anaci hanno evidenziato che vi è la necessità di dare una svolta alla città di Perugia, perché questo è quanto chiedono i cittadini. L’obiettivo virtuoso potrà certamente essere raggiunto, ma solo tramite la sinergia tra tutte le componenti interessate. Il protocollo, in particolare, rende sistematico il rapporto tra il Comune ed i cittadini, attraverso il ruolo ricoperto dagli amministratori condominiali.

A tirare le somme del progetto è stato il sindaco Andrea Romizi, il quale, in apertura, ha chiarito che i protocolli sottoscritti hanno un ampio respiro, anche se il pensiero dell’Amministrazione Comunale è rivolto principalmente all’area di Fontivegge che deve essere restituita a condizioni di sicurezza, decoro e vivibilità.

“I dati – ha precisato Romizi – ci dicono che a Perugia c’è una situazione di sensibile miglioramento in termini di sicurezza, al contrario di ciò che si registra nel resto d’Italia. Per questo è giusto che si dia conto di quanto si sta facendo in città, anche se ognuno di noi deve impegnarsi per fare ancora di più. Ed infatti, se all’opera quotidiana delle forze dell’ordine, non si accompagnano iniziative volte a “riempire” di contenuti sani i quartieri in sofferenza, non si raggiungeranno risultati virtuosi”.

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