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Liste d'attesa in sanità, la Tesei vara un nuovo piano (fondi raddoppiati) e si apre la stagione delle assunzioni

Per le visite specialistiche si sta pensando anche ad organizzare degli Open Day nelle strutture sanitarie regionali

"Abbattute le circa 80 mila prestazioni sanitarie in lista di attesa accumulate prima del maggio 2023, varo di un nuovo piano, per abbattere e contenere le liste, che non sia straordinario, ma strutturale del sistema sanitario regionale e che potrà contare su circa 9 milioni di euro di risorse". Sono questi due dei temi trattati nel corso della riunione che si è tenuta questo pomeriggio a Palazzo Donini in merito alle liste di attesa e che ha coinvolto la Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, l’assessore Luca Coletto, il direttore regionale, Massimo D’Angelo e i direttori delle Aziende ospedaliere e sanitarie locali. Dopo due anni di pandemie, ritardi già pregressi ed errori commessi la nuova strategia fortemente voluta dalla presidente Tesei sta permettendo di recuperare prestazioni e tempo prezioso, ma l'obiettivo ora è più alto: evitare ulteriori ingorghi e ritardi imperdonabili.

Da qui l'annuncio:"la necessità di un piano strutturale che possa contenere il numero delle prestazioni sospese. Piano che verrà redatto e portato all’attenzione della Giunta entro i primi di marzo e che metterà in campo circa 9 milioni di euro per il 2024, risorse quasi doppie rispetto quelle destinate nel 2023". Altro passo fondamentale, visto l'aumento del numero delle prestazioni specialistiche richieste dai nostri concittadini rispetto al periodo preCovid,l’attivazione di bandi per l’assunzione di personale sanitario e di ipotizzare anche open day delle strutture sanitarie per erogare le prestazioni in lista d’attesa.

  I DATI FORNITI DALLA REGIONE -  Nei primi due mesi del 2024 la produttività per le prestazioni specialistiche, rispetto ai primi due mesi 2023, è salita del 10% ma si attesta ancora ad un generale meno 10% in meno rispetto al 2019, (con un incremento di prestazioni della Asl 2). Di contro si registra un aumento delle prescrizioni del 9% circa rispetto al preCovid. Gli attuali dati, in un periodo di non attività del piano straordinario, sono alla base delle 54 mila prestazioni ad oggi in lista di attesa, di cui, va sottolineato, circa la metà sono dovute alla scelta della Regione di effettuare nel territorio di appartenenza le prestazioni dei fragili e over 65, fornendo un servizio più di prossimità alle tipologie indicate.
 

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