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L'Umbria che verrà, i vertici della Regione hanno incontrato il ministro Giorgetti: i progetti presentati

A Roma la delegazione regionale era formata dalla Presidente Tesei e gli assessori Fioroni e Agabiti

Non solo emergenza e non solo sanità. La Giunta regionale della presidente Donatella Tesei, seppur in piena pandemia, sta cercando di attuare il programma di governo che aveva sottoposto agli elettori umbri. Ed è per questo che la presidente, insieme all'assessore allo sviluppo economico - colonna portante per la nuova visione economica - Michele Fioroni e l'assessore Agabiti si sono recati per una lunga riunione di lavoro a Roma, al Ministero dello Sviluppo Economico, alla presenza del ministro Giancarlo Giorgetti.

Obiettivo: presentare i provvedimenti e i progetti di rilancio post-crisi da pandemia e allo stesso tempo trovare un interlocutere in grado di sostenere il piano. Al centro dell'incontro il tema delle aree di crisi, il progetto di rilancio del Polo Chimico di Terni secondo un modello di specializzazione sulla bioeconomia circolare e il progetto per la riconversione delle ex centrali Enel secondo una vocazione green e circolare e la nascita di un distretto innovativo dell'idrogeno.

Per essere competitiva l'Umbria deve mettere in relazioni le proprie filiere e saperi e allo stesso tempo coltivare a tutti i livelli l'innovazione. Un piano, come ha spiegato Fioroni al Ministro, che non deve solo utilizzare risorse pubbliche ma essere in grado di conquistare finanziamenti privati. Quindi stretta collaborazione con aziende private (tipo campioni di filiera) e promozione di collaborazioni pubblico-private per realizzare progetti di specializzazione economica e progetti infrastrutturali. Publico e privato insieme per ripartire e riqualificando settori e territori in difficoltà.

Si è analizzata anche l'idea di riqualificazione delle centrali centrali Enel con progetti a forte vocazione ambientale ed energetica che sappiano integrare filiere territoriale, con soluzioni energetiche all'avanguardia; il rilancio del polo chimico con l'integrazione delle filiere agricole per produrre biomateriali. Interventi dunque strutturali a medio periodo per dare un'anima da qui al 2030 ad un'Umbria nuova, competitiva e in grado di attirare investimenti e posti di lavoro. Solo così si può invertire lo spopolamento di interi territori sia della provincia di Perugia che di quella di Terni.

Piena disponibilità è stata data dal Ministro Giorgetti che ha già messo in agenda altri incontri, stavolta iper tecnici, per studiare un dossier comune.
 

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