Elezioni amministrative 2023, c'è già un candidato a sindaco in campo ma senza ancora squadra e partiti. "Mi candido per lasciare un segno"
Si chiama Daniele Padovano, un 31 enne giovane imprenditore, che ha iniziato la sua particolare campagna elettorale dialogando su tempi, priorità e sviluppo
Sui social, aprendo una sua pagina da candidato, già dal mese di giugno ha annunciato ad amici, simpattizzanti e residenti a Corciano che si vuole candidare, senza se e senza ma, alla carica di sindaco in vista delle prossime amministrative. Il candidato al momento solo in fuga, con un anticipo inusuale per i candidati scelti all'ultimo secondo dalle grandi coalizioni, si chiama Daniele Padovano, un 31 enne giovane imprenditore, che ha iniziato la sua particolare campagna elettorale dialogando su tempi, priorità e sviluppo. Di partiti, allenze, cartelli elettorali nessuna traccia. Di destra? Di centro? Di Sinistra? Prima il programma, poi la discussione con tutti e chi sottoscrive il documento entra nell'alleanza politica-civica pensata, sognata e forse delirante di Padovano.
Le male-lingue parlano di una operazione civica sì, ma che rientra nello spirito e nella strategia di una parte del Terzo Polo (Calenda-Renzi). Nessuna conferma e nessun elemento utile nelle pagine sociale. "Non sono il solito politico. Ho 31 anni, sono un padre di famiglia e titolare di un attività commerciale. Auguro a tutti nella vita di poter trasformare la passione in lavoro, come é successo a me o di riuscire a fare nella vita lavorativa quello che piace e buttarsi in nuove avventure se capita l'occasione".
E a proposito di nuove avventure: "Mi candido come sindaco di Corciano per il 2023". Spiega che "da due anni sta lavorando sul bilancio del comune e sul programma elettorale ...voglio fare davvero la differenza e lasciare un segno". Passare alla storia piuttosto che passare ad altra poltrona politica, magari prestigiosa. Dicono tutti così e poi però scatta, in molti casi, la trappola della dipendenza da politica-potere. Padovano, da giovane imprenditore, si sente pronto alla guida di Corciano forte di due qualità: l'esperienza maturata nel mondo del lavoro e la capacità di ascoltare.
"Il primo cittadino - ha spiegato ai nostri microfoni - di ogni città deve avere un esperienza di vita reale per capire le difficoltà di ogni giorno, deve ascoltare davvero i cittadini, senza dover fare promesse che non si possano mantenere per prendere voti. Mi metto in gioco per provare a risolvere i tanti problemi presenti all'interno del mio comune, lo faccio senza promettere soldi facili, appalti o qualsiasi altra cosa benevola che poi non riuscirei a svolgere. Parlo di Corciano e le sue 8 frazioni, senza lasciarne nessuna in stato di abbandono. Capocavallo, Castelvieto, Ellera, Chiugiana, Mantignana, Migiana, San Mariano e la splendida Solomeo, sempre curata e pulita grazie al noto imprenditore Brunello Cucinelli".
Uno degli obiettivi del candidato in fuga, un po' civico e un po' aspirante politico del neo-centrismo (a mio giudizio), è chiaro: "Farò di tutto per gestire al meglio le risorse e l'organico dell'amministrazione, curare il verde, tenere pulito ma soprattutto dare lavoro alle aziende presenti all'interno dello stesso Comune".