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Comunali a Perugia, ecco perché Ferdinandi e Leonelli sono destinati ad un'alleanza politica. Primi incontri sul programma

Il segretario di Azione ammette un incontro sulle problematiche della città: "Il confronto proseguirà nei prossimi giorni"

Segnali di possibili convergenze da giorni venivano avvistati dagli addetti ai lavori che si stanno occupando di questa lunga campagna elettorale 2024 per le amministrative post-Romizi. Il candidato a sindaco Leonelli aveva inviato ambasciatori e soprattutto in pubblico aveva espresso buone parole per la candidata Vittoria Ferdinandi, centrosinistra. I due si conoscono, si stimano e soprattutto oggi come non mai hanno capito che forse bisogna fare uno sforzo ulteriore per cercare un riposizionamento fino a poche settimane fa impossibile.

Tradotto: trovare un accordo per una strategia politica che riunisca almeno a Perugia quello che resta del Terzo Polo con il campo largo a guida Pd-5Stelle. Fantapolitica? No. E lo ammette direttamente lo stesso candidato a sindaco per ora, Giacomo Leonelli, alla guida del cartello Pensa Perugia  (Azione, Più Europa e Socialisti per Perugia). Tra i due c'è stato un primo incontro: "Dopo una positiva interlocuzione sulle priorità della città, sono state sottoposte alla sua attenzione le nostre questioni programmatiche e strategiche, frutto del lavoro di questi mesi e che riteniamo irrinunciabili. Il confronto proseguirà nei prossimi giorni": ha scritto Leonelli.

Il confronto continua ed è destinato a sfociare, secondo gli addetti ai lavori, in una alleanza per fronteggiare l'allargatissima coalizione di Margherita Scoccia che va da destra fino ai civici riformisti, passando per Fora fino ad arrivare a pezzi importanti vicini alla Curia perugina. D'altronde Vittoria Ferdinandi fa fatto il pieno a sinistra ma sul campo ha lasciato pezzi importanti di centristi Pd e rischia di perdere gli indecisi moderati. Deve coprirsi al centro. E sul mercato non c'è di meglio di Leonelli e della sua creatura politica liberal-riformista. Allo stesso tempo Leonelli teme di essere logorato da una campagna elettrorale in solitudine e all'insegna del voto utile. Ora non resta che decidere: accordo di coalizione subito al primo turno o si va divisi in attesa di un secondo turno dove riunirsi? La seconda ipotesi sembra quella meno idonea per chi è costretto ad inseguire.  

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