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L'INTERVENTO Carla Spagnoli: "La Corte dei Conti smaschera la sinistra al potere in Umbria"

Riceviamo e pubblichiamo - per visto da destra - l'intervento di Carla Spagnoli, presidente del Movimento per Perugia, sul giudizio di parificazione della Corte dei Conti sul rendiconto della Regione Umbria

Riceviamo e pubblichiamo l'intervento di Carla Spagnoli, presidente del Movimento per Perugia, sul giudizio di parificazione della Corte dei Conti sul rendiconto della Regione Umbria.

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Il giudizio di parificazione sul Rendiconto della Regione 2018, redatto dalla Corte dei Conti, mette in luce per l’ennesima volta quel sistema di potere della sinistra umbra, grazie al quale i “compagni” hanno potuto costruire negli anni il loro consenso e governare praticamente indisturbati, almeno fino ad oggi! L’analisi in certi punti è davvero impietosa e la Corte dei Conti non esita ad elencare tutti i punti “critici” di questa disastrosa amministrazione, soprattutto in tema di sanità e trasporti: si parla di «ennesimo sforamento della spesa farmaceutica per acquisti diretti», di «inadeguatezza del sistema di valutazione dei dirigenti», di sproporzione del numero dei minidirigenti a tempo determinato. Secondo quanto riportato sul Messaggero giovedì, in Umbria abbiamo un minidirigente ogni due addetti. 

Per non parlare della gestione scellerata dei trasporti, ormai tristemente nota agli umbri e non solo: in particolare della linea ferroviaria, per la quale l’Umbria ha ottenuto 93,6 milioni di euro impegnandone però soltanto 17,8 milioni! Tolti i 46 milioni per onorare i debiti con Busitalia, che fine hanno fatto le restanti risorse? Parliamo di denaro pubblico in una Regione che per anni ha abbandonato del tutto la sua Ferrovia Centrale Umbra (FCU), oggi aperta ma depotenziata e operativa solo nel tratto da Ponte San Giovanni a Città di Castello (non fino a San Sepolcro!) e completamente chiusa da Perugia a Terni. A proposito, c’è il crono programma dei lavori su questa tratta che collega i due capoluoghi di provincia…?

Com’è stato possibile ridurre in questo stato di degrado la FCU tanto da rendere necessaria la chiusura completa, quando l’Umbria poteva disporre di così tanti fondi per la linea? Qualcuno pagherà per le proprie responsabilità?

Ultimo, ma non per importanza, la Procura ha “tirato le orecchie” alla Regione per le «criticità relative al trattamento economico dell’Ufficio di Gabinetto del Presidente della Giunta Regionale», decaduto dopo le dimissioni della Marini ma che ci è costato in questi anni la “bellezza” di circa due milioni di euro. E pensare che la giunta rimasta adesso vuole assumere ben quattro assistenti, nonostante l’ordinaria amministrazione, proprio con la scusa dei risparmi derivanti dal decadimento dell’Ufficio di Gabinetto. Che dire? Questa sinistra non conosce la vergogna e ricorre ai soliti metodi pur di “racimolare” un altro po’ di potere, senza capire che ormai le cose sono cambiate e il loro tempo è finito. Ci auguriamo che il prossimo governatore umbro, magari della Lega, possa fare tesoro di quanto riportato dalla Corte dei Conti nel suo Giudizio e possa mettere mano e riparare tutti i danni fatti da questa sinistra: fare questo sarebbe già una rivoluzione per l’Umbria…

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