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Domenica, 28 Aprile 2024
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"Nuovo sciagurato bando per la gestione dell'Isola Polvese": gli ambientalisti contro la Provincia

Insorgono Legambiente Umbria, Acu Umbria, Cittadinanzattiva Umbria, Salviamo il Paesaggio di Perugia: manca completamente un progetto di valorizzazione turistica e ambientale per l’lsola e il Trasimeno


Non è la gestione di Guasticchiana memoria per 20 anni da affidare a privati investitori con l'obbligo di fare campi da tennis, golf e persino un allevamento di pecore - per togliere l'erbacce -, ma sono pur sempre sei anni di affidamento ad esterni per gestire - come e con che vincoli ancora non si sa - quel paradiso che è l'Isola Polvese. 

Non è ancora pubblicato il bando della Provincia per l'affidamento che già ha suscistato una levata di scudi forte e polemica da parte di quei protagonisti che fermeranno quella sorta di "villaggio turistico" sognato dall'ex presidente Guasticchi: il no arriva direttamente Legambiente Umbria, Acu Umbria, Cittadinanzattiva Umbria, Salviamo il Paesaggio di Perugia. Motivo: manca un piano reale che permetta di coniugare turismo, servizi e rispetto dell'ambiente, considerando che l'Isola Polvese sta al centro del parco del Trasimeno. Si rischia, secondo le associazioni, di provocare forti danni e zero entrate economiche per il territorio dandolo, senza regole certe, per sei anni di gestione. 

"La Provincia di Perugia - hanno scritto le associazioni - proroghi le gestioni attuali per garantire la fruizione dell’isola per l’imminente stagione turistica e lavori insieme ai Comuni e alle forze sociali ed economiche del territorio per definire le condizioni ed i criteri per la costruzione di un sistema culturale ed economico innovativo e ambientalmente sostenibile per il Trasimeno". 

Quel famoso tavolo di concertazione a cui Mismetti non ha mai dato corso.  “Visto che l’iter legislativo che porterà a ridefinire le competenze delle provincie non è giunto ancora alla sua conclusione formale – commentano le associazioni – e come sappiamo tutti, produrrà profondi cambiamenti alle competenze che spetteranno agli enti locali, sia alle Provincie, sia ai Comuni, sarebbe opportuno che la Provincia di Perugia soprassedesse dall’intraprendere scelte discutibili, irrecuperabili e che non produrranno nessun vantaggio alla salvaguardia e alla valorizzazione dell’Isola Polvese, nemmeno all’economia del territorio e che si attivasse invece per la proroga delle gestioni attuali per garantire la fruizione dell’isola per l’imminente stagione turistica, fin tanto che non saranno definiti le condizioni ed i criteri per la costruzione di un sistema culturale ed economico innovativo e ambientalmente sostenibile a vantaggio di tutta l’area del Trasimeno, ripartendo anche dall’accordo Arpa Umbria e Provincia di Perugia che prevedeva la creazione di un centro per la biodiversità presso l’Ex Convento degli Olivetani dell’Isola Polvese”.

L’antefatto – La scorsa estate la Giunta della Provincia di Perugia a guida Marco Vinicio Guasticchi delibera un piano di fattibilità per l’Isola Polvese per 21 anni a fronte di un impegno da parte della società affidataria di realizzare nuove strutture turistiche tra cui un campo da golf, un campo da calcio, campi da tennis, una piscina, oltre che un allevamento di ovini con relative recinsioni, utili - a detta dei tecnici della Provincia - per sfalciare l’isola a costo zero. 

Quel progetto della Provincia fu bloccato dall’opposizione delle associazioni ambientaliste, consumeristiche, dei comitati e dei cittadini, convinti che quel piano di fattibilità di fatto trasformava la Polvese in un resort di lusso, destinato ad una fascia di clientela economicamente facoltosa, proponeva un modello di turismo inconciliabile con la salvaguardia del delicato ecosistema dell’isola e che ne avrebbe anche compromesso la libera fruizione che invece è stata sempre possibile. 

Le associazioni hanno sempre sottolineato che qualsiasi progetto di valorizzazione turistica dell’isola Polvese avrebbe dovuto tener conto che l’Isola Polvese è il cuore del Parco regionale del Trasimeno, un bacino lacustre tra i più importanti nel Paese per la straordinaria ricchezza di biodiversità, da sempre laboratorio naturale per progetti di ricerca e divulgazione didattica. L’allora Presidente Guasticchi prese l’impegno ad avviare un tavolo di confronto con le associazioni ambientaliste e culturali, i comitati e i cittadini e tutti gli attori sociali del territorio per costruire insieme una proposta condivisa per la valorizzazione turistica sostenibile dal punto di vista ambientale ma anche sociale e economico dell’Isola e del Trasimeno.

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