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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Dramma lavoro, ancora un record negativo: Umbria prima in Italia per la cassa-integrazione

Dopo i dati allarmant sul lavoro giovanile, arrivano anche i numeri sull'aumento complessivo dell'11% della cassa integrazione rispetto all'anno precedente. L'osservatorio nazionale della Cgil mette l'Umbria al vertice del "lavoro sospeso"

L'Umbria risulta la prima regione in Italia per aumento dei decreti di cassa integrazione straordinaria, +146% rispetto al 2012. E' quanto emerge dai dati della Cgil. Più in generale il sindacato ha rilevato un aumento complessivo dell'11% della cassa integrazione rispetto all'anno precedente. Per il segretario generale Mario Bravi e la segretaria Lucia Rossi l'Osservatorio nazionale del sindacato, nel suo rapporto mensile relativo al mese di agosto, "conferma la pesantezza e l'infinita lunghezza di una crisi che colpisce l'Italia e l'Umbria".

Riguardo alla cassa integrazione straordinaria in Umbria, la Cgil rileva che si passa da 24 aziende che hanno utilizzato questo strumento nel 2012 alle 64 del 2013. Di queste cinque hanno impiegato i contratti di solidarieta', tre si trovano in procedura fallimentare, mentre passano da 12 a 46 le aziende in ristrutturazione aziendale. "Questo andamento - sottolineano Bravi e Rossi - conferma l'esigenza di un cambiamento profondo nella politica economica e  sociale a livello nazionale ed europeo e che ha una ricaduta fortemente negativa sulla nostra regione".

Ad agosto per quanto riguarda l'Umbria i lavoratori coinvolti dalla cassa integrazione risultano 6.233 in ordinaria, 5.554 in straordinaria, 4.406 in quella in deroga ai quali vanno aggiunti - secondo la Cgil - altri 8.500 che hanno fatto la richiesta di cassa in deroga con le relative aziende e che "a tutt'oggi non hanno la copertura, per un totale di 24.693 lavoratori". "Sono tutti segnali - sostengono ancora Bravi e Rossi - che indicano l'esigenza di un mutamento profondo e di costruire una risposta di un piano del lavoro per l'Umbria. Questa è l'unica via possibile per uscire dalla crisi, questo e' l'impegno della Cgil dell'Umbria per i prossimi mesi".

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