Tutti sotto la stessa (e vecchia) chiesa: la perla di Porta Pesa riapre

Gli abitanti della Pesa, di corso Bersaglieri e di via del Pasticcio tornano sotto la “giurisdizione” della chiesa di Santa Maria Nuova. Lo stesso vale per la chiesa di S. Antonio abate, scorporata dalla parrocchia di Monteluce e tornata sotto l’ala protettrice dell’antica chiesa dei Padri Silvestrini e poi dei Serviti. Peraltro S. Antonio abate (col celebre affresco dottoriano) e le opere sacre in essa contenute sono state ampiamente “adottate” dalla dinamica associazione “Porta  Pesa e Borgo S. Antonio” che ha fatto cose egregie, dopo decenni di abbandono.

Ma il cronista ricorda che (quando era bambino) ci fu un tempo in cui corso Bersaglieri faceva capo a tre distinte chiese: la parte bassa a Santa Maria Nuova; la parte media a Sant’Antonio abate; la parte alta, verso la Porta, a Santa Maria Assunta di Monteluce: un vero pasticcio. Ma all’epoca c’era abbondanza di  preti e i fedeli andavano “divisi”. Oggi, al contrario, occorre fare economia, con le vocazioni in calo, preti anziani, chiese in abbandono (si pensi alla splendida chiesa del Carmine, perennemente chiusa e bisognosa di restauri).

“Una gioia”, dice un vecchio residente che ancora ricorda come a Santa Maria Nuova abbia ricevuto i sacramenti del battesimo, della cresima, della comunione e del matrimonio. Già perché con la carenza endemica di sacerdoti, la zona della Pesa era stata “annessa” alla parrocchia di Monteluce. La recente riapertura di Santa Maria Nuova, la pulitura della doppia scalinata, la restituzione a dignità della prima nicchia lungo via del Roscetto sono stati argomenti che Perugia Today ha toccato con gioia, e su sollecitazione di lettori residenti in zona. Ora è una soddisfazione annunciare che don Mario Stefanoni celebra la messa domenicale alle 9:30 in quel luogo carico di storia, arte, misticismo e fiera identità. In quella chiesa, ricostruita nel Quattrocento da Andrea (Braccio) Fortebracci.