Omette di dichiarare le entrate delle quote societarie per ottenere il reddito di cittadinanza: a processo
L'uomo è accusato di truffa ai danni dello Stato e dell'Inps per aver dichiarato una situazione patrimoniale non vera
Truffa ai danni dello Stato e dell’Inps con il reddito di cittadinanza ottenuto in maniera indebita, nascondendo il vero stato economico e lavorativo.
Un 59enne egiziano, difeso dall’avvocato Daniele Giannangeli, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di truffa aggravata per aver indebitamente incassato oltre 33mila euro di reddito di cittadinanza grazie ad “artifizi e raggiri” che avrebbero indotto “in errore i pubblici ufficiali della sede dell’Inps di Perugia presso cui aveva presentato domanda per l’erogazione del Reddito di cittadinanza”.
Secondo la Procura di Perugia attraverso “dichiarazioni false e attestanti cose non vere” e “omettendo di dichiarare la partecipazione societaria pari al 50%” in una società, si sarebbe procurato “l’ingiusto profitto di 33.418 euro, contestualmente arrecando all’ente previdenziale un danno pari all’importo del contributo indebitamente elargito”.