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Cronaca

Traffico di droga, le minacce ai debitori: "Te vengo a spara'"

Le indagini della Finanza sul sodalizio dedito al traffico e allo spaccio di cocaina e hashish

“A me mi devi da’ i soldi, ti vengo a spara’, ti vengo a spara’”. Ci sono anche episodi di usura e tentata estorsione tra le accuse che riguardano uno degli indagati nell’indagine della Procura della Repubblica di Perugia, e portata avanti dal Gico della finanza, su un presunto sodalizio accusato di traffico e spaccio di droga, cocaina e hashish in particolare, di cui in un anno di indagine ne sono stati sequestrati 40 chili.

Dalle intercettazioni, i militari delle fiamme gialle ricostruiscono le minacce, ma anche le dinamiche tra venditore e acquirente: i debiti che si accumulano, che vengono saldati a fatica perché a sua volta il cliente non viene pagato da chi gli compra le dosi, rinegoziati con l’acquisto di altra droga, oppure coperti con l’attività di spaccio. L’indagato arriva a chiedere 150 euro al giorno in più della cifra che manca, poi abbozza, sconta, rabbonisce il suo interlocutore e poi lo minaccia ancora, “Ti spacco la faccia”, quando il debito non rientra e, sembrerebbe, anche lui è chiamato a pagare i suoi di conti.

Le intercettazioni ricostruiscono, tra le altre circostanze contestate, l’appuntamento per una consegna saltato perché il corriere è saltato, la ricerca di altri rifornimenti, ma anche le diverse cessioni di droga, da consegne più consistenti a quelle per l’uso personale o perché “c’ho gente a cena”. E c’è anche chi si lamenta del prezzo o della qualità per esempio dell’hashish, “quello dell’altra volta manco l’ho fumato, era muro”. Tutti elementi che per l’accusa consolidano l’ipotesi di un’attività consolidata e strutturata, di un vero e proprio sodalizio associativo.

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