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Cronaca

Esame di maturità, due studenti ricorrono al Tar contro la non ammissione: ma è troppo tardi

Impossibile concedere l'ammissione con riserva dopo l'inizio della prima prova scritta

Troppo tardi per la misura cautelare dell’ammissione con riserva, due studenti non possono sostenere l’esame di maturità dopo che i consigli di classe hanno decretato la non ammissione.

Il Tribunale amministrativo regionale dell’Umbria non ha concesso l’ammissione con riserva a due studenti che non erano stati ammessi all’esame di maturità in quanto è stato osservato che “i medesimi hanno avuto inizio in data odierna (cioè il 21 giugno, ndr), precludendo qualsiasi possibilità di emettere utilmente la misura cautelare richiesta”.

La prima studentessa, i cui genitori sono assistiti dagli avvocati Mario Bruto Gaggioli Santini, Andrea Rossi, contestava la non ammissione sulla base “del verbale di scrutinio finale per l'anno scolastico ... della classe ... dell'... di Perugia, allo stato di contenuto sconosciuto, essendo in corso il procedimento instaurato per l'accesso agli atti e documenti amministrativi ..., nella parte che contiene il giudizio di non ammissione della ricorrente all'esame di Stato e per la mancata attribuzione dei crediti formativi per il quinto anno, come emerge dalla scheda del registro elettronico della studentessa”. Da precisare che la mancata attribuzione dei crediti è una conseguenza del giudizio di non ammissione all’esame, cioè il consiglio valuta la bocciatura dello studente e non assegna i crediti che confluiranno nella votazione finale espressa in centesimi.

L’altro studente, assistito dall'avvocato Marzio Vaccari, contesta sempre “lo scrutinio finale per l'anno scolastico -OMISSIS-, nella parte che contiene il giudizio di non ammissione del ricorrente all'esame di Stato” e chiede di rivedere “le relative attribuzioni di punteggio e le valutazioni delle verifiche dell'andamento didattico-disciplinare, sia con riferimento al primo che al secondo quadrimestre, attribuiti nelle singole discipline di insegnamento sulla cui scorta è stata disposta la negativa deliberazione, ove lesivi per il ricorrente”.

I giudici amministrativi hanno fissato la camera di consiglio dopo la fine degli esami con l’ipotesi che va dalla conferma della non ammissione fino alla convocazione della commissione a settembre per far svolgere le prove di maturità ai due studenti, in caso di vittoria al Tar.

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