Morto annegato nel pozzetto senza chiusura e non segnalato: priore dell'abbazia sotto processo
Assisi, un uomo era deceduto tentando di recuperare le chiavi o il cellulare finiti in una fossa aperta
Non c’erano segni di violenza sul corpo dell’imprenditore Domenico Pelagatti, il cui cadavere era stato trovato nei pressi di un casolare abbandonato ad Assisi.
I primi risultati dell'autopsia avevano subito cancellato la pista del possibile omicidio non essendo stare riscontrate lesioni e traumi riconducibili ad una aggressione, rafforzando l’ipotesi di un incidente.
L'uomo mentre passeggiava con il proprio cane quando potrebbe aver perso qualcosa il cellulare o le chiavi e nel tentativo di recuperare quanto perduto, sarebbe finito accidentalmente a testa in giù in una botola, dove era morto annegato.
Dagli accertamenti svolti dai Carabinieri, però, quella botola, o meglio una fossa priva della chiusura, era pericolosa e il proprietario del terreno (il procuratore dell’Abbazia di San Pietro di Assisi) avrebbe dovuto mettere la zona in sicurezza. Non avendolo fatto adesso è sotto processo per omicidio colposo (come riportano i quotidiani locali).
La famiglia della persona deceduta si è costituita parte civile tramite l’avvocato Giuseppe Berellini.